Prosegue la polemica a distanza tra forze di coalizione e opposizione dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale del Piano di lottizzazione convenzionale dell’area in cui dovrà sorgere il mega centro commerciale. A far sentire la propria voce il Movimento “Servire Rosoloni” che con i suoi quattro comsiglieri sostiene l’amministrazione Calvo. Attraverso un comunicato il Direttivo del Movimento punta il dito contro le forze politiche di opposizione colpevoli di non esercitare il loro ruolo non nelle sedi istituzionali, ma sugli organi di informazione, fuori dal confronto politico. “Servire Rosolini” stigmatizza detto comportamento ed in particolare dei consiglieri di opposizione i quali non sono stati presenti ai lavori consiliari. “Dov’erano – si legge nella nota – i consiglieri del PD e del Megafono? Dov’erano, durante la discussione e la votazione del punto all’ordine del giorno, i consiglieri di Etica e gli altri consiglieri di opposizione? La verità è che, ancora una volta, vogliono prendere in giro i cittadini e gli stessi commercianti e nascondere così le difficoltà in cui si sarebbero trovati qualora presenti. L’ordinanza del TAR, che ha dato torto a quanti, nel precedente Consiglio Comunale, hanno bocciato, senza valide argomentazioni tecniche, il piano di lottizzazione pur avendo approvato il PUC, avrebbe comportato, votando contro, una assunzione di responsabilità: meglio non essere presenti”. Una velata polemica ancora sui rilievi mossi alla Presidente del consiglio comunale Maria Concetta Iemmolo circa il suo comportamento “scorretto” tenuto nel corso della seduta. “Il comportamento della Presidente – si legge nella nota – è stato non solo corretto, ma oltremodo e doverosamente rispettoso di tutte le forze politiche presenti in seno al civico consesso, siano esse forze di maggioranza che di opposizione. La politica-si afferma ancora- si costruisce non con le menzogne e la denigrazione per creare la “solita” confusione, ma con il confronto democratico nelle sedi a ciò deputate, dove ciascuno può far valere legittimamente le sue idee, assumendosi chiaramente le proprie responsabilità”.
g.l.