Di seguito la lettera del sindaco R. Ammatuna al Ministro in cui si chiede
di inserire nei comitati di gestione dell’autorità di sistema, anche i rappresentanti
delle città non capoluoghi di provincia.
Il 28 novembre scorso, in occasione del convegno a Roma “la rotta breve del
protezionismo “la S.V. ha annunciato che entro il 2025 sarà varata dal Parlamento la
riforma dei porti.
Uno dei temi principali della riunione del CIPOM (comitato interministeriale per le
politiche del mare) del 14 e 15 dicembre 2024, sarà proprio questo.
Il CIPOM e’ l’organismo di programmazione e di coordinamento, ma la proposta
la fa il Ministero delle Infrastrutture, in questo caso il Viceministro On. Edoardo Rixi, che
sarà ascoltato nell’importante organismo interministeriale.
Mi permetto di segnalarLe che ai sensi della legge 84/94, nel comitato di gestione
dell’autorità portuale, fra i rappresentanti dei Sindaci, sono presenti soltanto il componente
designato dal Sindaco della città metropolitana in cui ha sede la struttura portuale, dal
componente designato dal Sindaco ex sede dell’autorità di sistema portuale, dal
rappresentante del Sindaco capoluogo di provincia, che partecipa alle sedute limitatamente
alle materie di competenza del porto rappresentato.
Purtroppo nel comitato di gestione, non ha nessuna rappresentanza il Comune che
non è capoluogo di provincia, anche se sede di una struttura portuale.
Nell’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, che comprende le province
di Catania, Siracusa e Ragusa, hanno rappresentanza soltanto le prime due e non quella di
Ragusa.
Sarebbe giusto un coinvolgimento pieno di tutti i territori in cui sono incluse le
strutture portuali e quindi anche i rappresentanti indicati dai Sindaci delle città non
capoluogo di provincia, ma che di fatto rappresentano gli interessi di interi territori.
Certo di un suo autorevole intervento, si porgono i più cordiali saluti.
Il Sindaco
Roberto Ammatuna