Leggiamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore,
Quanto letto, sull’articolo pubblicato su “La Sicilia” del 28 c.m. dalla sua collega Santina Giannone, quale corrispondente di Rosolini, sull’area della Protezione Civile di Rosolini, lascia sbalordita e sdegnata tutta l’Avis di Rosolini, che mi onoro di rappresentare, in qualità di Presidente.
Siamo sempre stati convinti, Noi dell’Avis, che la libertà di pensiero, di opinione, di stampa, ecc.. siano un diritto inviolabile per ogni persona, ma siamo anche fermamente convinti che il pensiero, l’opinione, la stampa, ecc., non possano falsificare ciò che è tangibile ed evidente a tutti.
In questo articolo si asserisce che l’area di protezione civile è nel degrado più assoluto. Evidentemente chi ha scritto tale articolo non si è assolutamente degnata di fare una passeggiata in quell’area o forse lo ha fatto prima che fosse affidata all’Avis. Bisogna rispettare il lavoro e l’impegno che VOLONTARI (ci piace sottolineare il sostantivo) che operano a favore della collettività da ben 23 (ventitré) anni sia strumentalizzato per non meglio definite finalità sociali, politiche o altro. Sarebbe questa “informazione”? E’ sotto gli occhi di tutti i cittadini, ma specialmente degli sportivi, quale sia il degrado dell’area accennato nell’articolo. Ci preme sottolineare che nell’area, ogni 15 giorni, vengono effettuati interventi di scerbatura e trattamenti antiparassitari, cosa documentabile con le relative fatture e con l’attività di noi volontari che, ogni volta, raccogliamo sacchi di grande cubatura di bottiglie vuote, fazzoletti di carta e quant’altro, nonostante vi siano appositi bidoni. Se di degrado si parla, l’unico imputato è l’inciviltà che regna in tanti che non rispettano neanche l’ambiente di cui si servono.
L’Avis ha fatto e fa il possibile (cerca anche di attrezzarsi per l’impossibile) per rendere l’area ancora più accogliente, dignitosa e rispettosa di quella che ne è la vera destinazione, sperando che non serva mai nell’ipotesi reale, che esiste, inutile nasconderselo, di calamità. Abbiamo fatto un grosso investimento per ripristinare la luce (occorre ricordare che i cavi erano stati rubati e che tutta la zona fosse al buio? forse, per la redattrice del vergognoso articolo, lo è tutt’ora e non ha potuto vederlo), l’area è video sorvegliata notte e giorno, nostri volontari operano in sede ogni pomeriggio e la sede dell’Avis è disponibile per ogni evenienza. E’ già stato programmato, con enormi sforzi, di completare il ripristino dell’area e di verificare tutto quello che può essere necessario per l’emergenza. Noi Avisini ragioniamo e pensiamo per il prossimo, agiamo con fatti concreti, il nostro obiettivo, occorre ricordarlo?, è salvare vite umane o rendere in qualunque modo gestibile una vita.
Il nostro statuto recita che l’Avis è apolitica, apartitica, aconfessionale (ricordiamo alla scrivente che si tratta di un’alfa privativa). A noi non interessa il politico di turno o le promesse fatte da qualcuno in campagna elettorale. Se verranno mantenute molto meglio per la Comunità, ma la nostra opera non accetta strumentalizzazioni e compromessi.
Non possiamo accettare che qualcuno minimizzi e disconosca l’operato di ogni nostro volontario, non solo di sangue, ma di civile convivenza e rispetto delle regole. NON possiamo, soprattutto, accettare che la nostra Associazione, che non ha sperperato i propri risparmi, ma li ha reinvestiti per il bene comune della Collettività, venga ad essere citata anche solo per un degrado mentale che non la riguarda. Rifletta e chieda scusa la redattrice dell’articolo, se ha un minimo di dignità professionale e si informi prima di denigrare quello che di buono viene fatto nella nostra Rosolini”.
Il Direttivo dell’Avis Comunale di Rosolini e 800 soci della stessa Avis