Rosolini- Mentre prosegue il lavoro investigativo degli inquirenti per cercare di fare piena luce sul recente attentato incendiario ai danni dello studio medico di via Ronchi-Giulia del dott. Giovanni Frasca in città si commenta l’accaduto. Si cerca di capire il perchè ed i motivi del gesto malavitoso e su eventuali collegamenti con l’altro incendio, quello dell’autovettura di proprietà del consigliere comunale comunale Andrea Macauda, cognato del Frasca. Una ridda di ipotesi con commenti più disparati. Chi sembra non avere dubbi sulla matrice del movente che collega i due attentati lo stesso Frasca, che sin da subito lo ha definito “politico”. Nell’esprimere tutto il suo disappunto per l’atto di cui è stato bersaglio, il professionista afferma:“ Sono veramente esterrefatto e allo stesso tempo allarmato per quanto accaduto. La natura dei due episodi fa pensare che potrebbe esserci qualche movente di tipo politico che al momento comunque disconosco. Un dato è certo vale a dire quello che sia io che mio cognato della politica ne abbiamo fatto un impegno nei confronti della città ed il nostro agire è stato sempre lineare, corretto e nel pieno rispetto di tutti e di tutto. Un impegno quindi votato alla ricerca di progetti e obiettivi per i cittadini e per lo sviluppo della città. Se in un primo momento quanto accorso al consigliere Macauda lo si poteva imputare al gesto di qualche scalmanato adesso, dopo quello perpetrato ai danni del sottoscritto, non posso non escludere il movente politico. Per il resto – conclude Frasca – lascio che siano gli inquirenti, verso i quali ripongo la massima fiducia, fare piena luce su quando accaduto”.
Giuseppe Lorefice