“Accolgo responsabilmente l’appello all’unità lanciato nelle ultime ore dal sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, perché comprendo che il momento che stiamo attraversando sia drammatico e che qualsiasi decisione sia presa proprio in considerazione dell’eccezionalità di questa fase di vita”. Il deputato regionale Pippo Gennuso, pur rimanendo sulle sue posizioni critiche rispetto alle scelte relative al Covid hospital al Trigona di Noto, ritiene di dovere soprassedere al momento con le rivendicazioni.
“I netini – dice – attendono ormai da tre anni gli interventi programmati dal governo regionale per il Trigona di Noto. Nessuno di loro, al pari dei 120mila residenti nella zona sud della provincia di Siracusa, ha dimenticato le promesse fatte anche al sindaco Bonfanti relative all’attivazione della sperimentazione che coinvolga la sanità privata, in modo da garantire l’apertura di altri reparti. Aspetta la formazione del personale per la riapertura del pronto soccorso. Hanno motivo, quindi, di lamentarsi i cittadini di Noto e della zona sud della provincia per come sia stato organizzato il Covid-Hospital al Trigona. In buona sostanza, pur di fare spazio a terapia intensiva e rianimazione, si trasferiscono i pazienti di geriatria e si azzera lungodegenza. Non è quello che i netini si aspettavano.
“Ribadiamo la nostra delusione – conclude Gennuso – ma comprendiamo che non sia questo il momento di battere i pugni sul tavolo. Ma è chiaro che, superata l’emergenza Coronavirus, siamo pronti a erigere barricate in difesa della dignità dell’ospedale di Noto, che deve tornare a essere al centro delle politiche sanitarie in Sicilia”.