COMUNICATO STAMPA
PALERMO – “Bisogna ricorrere immediatamente al Tar per bloccare l’Imu sui terreni agricoli”. A chiedere un int ervento tempestivo all’Anci Sicilia, è il deputato all’Assemblea regionale Siciliana, Pippo Gennuso.
Il parlamentare chiede il tempestivo intervento del presidente, Leoluca Orlando, che è pure il sindaco di Palermo e del vice Paolo Amenta per fermare l’ennesimo salasso nei confronti dei cittadini siciliani, oramai allo stremo.
“L’Associazione dei Comuni siciliani ha l’obbligo morale di ricorrere ai giudici del Tribunale amministrativo regionale, così come ha fatto l’Anci Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Il Tar del Lazio, accogliendo l’istanza, ha sospeso il decreto interministeriale del 28 novembre che prevede l’esclusione dei terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine dalla esenzione dell’Imu. Con l’accoglimento del ricorso – ha detto Gennuso – saranno esenti dal pagamento dell’Imu anche i terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine. Se lo hanno fatto le associazioni dei Comuni di altre regioni – si chiede ancora Gennuso – perché non farlo pure in Sicilia? Il vice presidente dell’Anci Sicilia, che è pure vice sindaco di Canicattini Bagni, conosce in particolar modo la situazione del sud Est. Mi riferisco al Comune di Noto, che ha un territorio fra i più grandi d’Italia che con i tributi dell’Imu sui terreni agricoli continuerà a fare cassa per poi spendere i soldi pubblici in pseudo manifestazioni culturali, che alla fine, non hanno alcun ritorno in termini economici. L’esempio di Noto è il più lampante, ma sono tutti gli agricoltori siciliani a chiedere di fermare una tassa iniqua”
Palermo 29 DICEMBRE 2014
Ufficio stampa
Per ulteriori chiarimenti tel. 3385604831
PALERMO – “Bisogna ricorrere immediatamente al Tar per bloccare l’Imu sui terreni agricoli”. A chiedere un int ervento tempestivo all’Anci Sicilia, è il deputato all’Assemblea regionale Siciliana, Pippo Gennuso.
Il parlamentare chiede il tempestivo intervento del presidente, Leoluca Orlando, che è pure il sindaco di Palermo e del vice Paolo Amenta, nonchè Sindaco di Canicattini Bagni,per fermare l’ennesimo salasso nei confronti dei cittadini siciliani, oramai allo stremo.
“L’Associazione dei Comuni siciliani ha l’obbligo morale di ricorrere ai giudici del Tribunale amministrativo regionale, così come ha fatto l’Anci Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Il Tar del Lazio, accogliendo l’istanza, ha sospeso il decreto interministeriale del 28 novembre che prevede l’esclusione dei terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine dalla esenzione dell’Imu. Con l’accoglimento del ricorso – ha detto Gennuso – saranno esenti dal pagamento dell’Imu anche i terreni agricoli sotto i 600 metri di altitudine. Se lo hanno fatto le associazioni dei Comuni di altre regioni – si chiede ancora Gennuso – perché non farlo pure in Sicilia? Il vice presidente dell’Anci Sicilia, che è pure sindaco di Canicattini Bagni, conosce in particolar modo la situazione del sud Est. Mi riferisco al Comune di Noto, che ha un territorio fra i più grandi d’Italia che con i tributi dell’Imu sui terreni agricoli continuerà a fare cassa per poi spendere i soldi pubblici in pseudo manifestazioni culturali, che alla fine, non hanno alcun ritorno in termini economici. L’esempio di Noto è il più lampante, ma sono tutti gli agricoltori siciliani a chiedere di fermare una tassa iniqua”
Palermo 29 DICEMBRE 2014
Ufficio stampa
Per ulteriori chiarimenti tel. 3385604831