Il Consiglio Comunale di Noto, nella seduta di ieri sera, convocata in sessione ordinaria, ha approvato il bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2011 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per lo stesso esercizio finanziario.
I suddetti due punti “ Bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2011 – Relazione previsionale e programmatica per il triennio 2011-2013. Bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013” e “ Salvaguardia degli equilibri di bilancio – art. 193 del Decreto Legislativo n. 267 del 18/08/2000 – esercizio finanziario 2011” sono stati approvati entrambi con 13 voti a favore e 4 astenuti (3 assenti). La immediata esecutività dei due provvedimenti è stata votata all’unanimità dei presenti (17 per il bilancio, 16 per gli equilibri di bilancio).
“Con l’approvazione del bilancio di previsione 2011 – ha dichiarato il Sindaco Corrado Bonfanti – inizia l’attività di governo, anche se relativamente agli ultimi due mesi dell’anno, dell’Amministrazione Bonfanti. Risultano, infatti, presenti all’interno del previsionale interventi finalizzati alla realizzazione di alcuni punti previsti nel programma elettorale”.
“Alla spesa per investimenti – continua il Sindaco – ampio rilievo è stato dato agli interventi diretti ai servizi per le famiglie e le classi più disagiate. L’impegno dell’Amministrazione Comunale emerso nel dibattito consiliare è quello di arrivare al perfezionamento del bilancio di previsione riferito all’anno 2012 entro i primi mesi dello stesso anno. Mai più, pertanto, Commissari ad acta e quindi forte determinazione nel dimostrare coerenza di governo e nella realizzazione delle linee programmatiche”.
Si riporta di seguito la relazione con la quale il Sindaco Bonfanti è intervenuto nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì 20 ottobre 2011
Sig. Presidente
Sigg. Consiglieri
la gestione del nostro Ente si esplica attraverso l’approvazione del bilancio preventivo che contiene, nella parte numerica, gli aspetti finanziari dei fatti di gestione previsti nel periodo di riferimento del bilancio stesso.
Il bilancio che andremo ad approvare, assume una importanza fondamentale nella vita amministrativa dell’Ente locale sotto due profili diversi, ma al tempo stesso perfettamente integrati:
– una rilevanza politico-amministrativa in quanto racchiude i programmi e gli indirizzi di gestione che l’amministrazione intende attuare nell’arco di tempo considerato;
– dall’altro, è vincolante poiché si pone come uno strumento giuridico necessario per l’effettuazione delle spese ed il reperimento delle entrate, ivi indicate.
E’ opportuno sapere che vige il principio generale della contabilità pubblica secondo il quale lo stanziamento di spesa di un determinato capitolo o intervento, costituisce lo strumento giuridico necessario per l’erogazione della spesa stessa , mentre lo stanziamento di entrata funge da autorizzazione per il reperimento delle relative entrate.
Pertanto, il bilancio preventivo è definito “AUTORIZZATORIO” perché gli stanziamenti di spesa costituiscono limiti all’assunzione di impegni (la sola eccezione per i servizi conto terzi) , mentre gli stanziamenti di entrata autorizzano il reperimento delle relative risorse finanziarie.
Il principio contabile n.1, al punto 47 evidenzia anche la finalità “INFORMATIVA” con riguardo agli utilizzatori interni, ed esterni in merito ai programmi in corso di realizzazione e futuri e all’andamento finanziario dell’ente.
Il principio contabile n. 1, al punto 46 sottolinea che il bilancio preventivo “ SI FONDA SU VALUTAZIONI DI NATURA ECONOMICO-PATRIMONIALE” ciò significa che le scelte di programmazione debbono ispirarsi a prevedere tutti gli aspetti gestionali rilevanti per una corretta gestione e quindi, in primis, le ripercussioni sulla situazione e sugli equilibri economico patrimoniali; successivamente le previsioni di bilancio considerano gli aspetti finanziari delle scelte già delineate nell’ambito degli altri strumenti di programmazione.
Ai sensi dell’art.165, comma 10, lett. b) del T.U.E.L., D.Lgs 18 agosto 2000, n.267, il principio di competenza finanziaria impone l’inserimento nel bilancio di previsione di stanziamenti pari alle entrate che si prevede di accertare e alle spese che si prevede di impegnare nel periodo di riferimento.
Si segnala altresì, che in base al nuovo ordinamento contabile introdotto con il D.Lgs 25 febbraio 1995 n. 77 e riportato successivamente nel T.U.E.L. prima citato, non vi è più l’obbligo di redazione del bilancio preventivo di cassa in aggiunta a quello di competenza allo scopo di semplificare il processo di programmazione e demandando al responsabile del servizio finanziario le funzioni ed i compiti di coordinamento e di gestione dell’attività finanziaria.
In data 30 settembre 2010 – prot. 34058, il Commissario ad Acta dott. Sergio Azzarello, prende atto che il termine di approvazione del bilancio di previsione, esercizio finanziario 2011 è ampiamente scaduto e che la mancanza dello strumento finanziario potrebbe determinare gravi conseguenze nell’attività amministrativa dell’Ente.
Avverte che il bilancio di previsione 2011, il bilancio pluriennale 2011/2013, la relazione previsionale e programmatica ed ogni altro documento finanziario allegato previsto dalla legge, dovranno essere approvati nel termine perentorio di 30 giorni dalla data della disposta adunanza (14/10/2011).
A seguito della nomina dei nuovi Revisori dei Conti, con verbale n. 2/2011 il presidente del collegio dott. Massimo Scatà, ha comunicato che:
– premesso che il collegio dei revisori si è insediato il 7 ottobre u.s.;
– che la G.M. con deliberazione n.153 del 16/09/2011 ha approvato lo schema di bilancio di previsione 2011;
– che lo schema di bilancio di previsione 2011 approvato dalla G.M. ha ottenuto parere favorevole da parte del precedente collegio dei revisori;
– che è ampiamente scaduto il termine anche per la verifica degli equilibri di bilancio ai sensi del D.Lgs 276/2000;
prende atto che dai quadri generali riassuntivi allegati al bilancio di previsione 2011 si evince il rispetto degli equilibri di bilancio per l’esercizio finanziario 2011.
In data 19 settembre 2011, il Collegio dei Revisori in carica, con grande sensibilità e lodevole spirito collaborativo, ha perfezionato e formalizzato il proprio parere sulla proposta di bilancio di previsione 2011.
Si legge nell’accurata analisi che il bilancio rispetta il principio del pareggio finanziario e dell’equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi.
Il bilancio preventivo che andiamo ad approvare, riferito all’esercizio 2011, rappresenta, considerata la tempistica, ottobre 2011, un parziale rendiconto in uno all’applicazione delle prime linee guida di natura finanziaria, strettamente collegate al programma ed agli indirizzi di gestione che l’amministrazione intende attuare nell’arco di tempo considerato.
Il contesto socio-economico che caratterizza il nostro tempo, l’avvio del processo che ci vedrà costretti a confrontarci con una nuova fiscalità dettata dal federalismo fiscale ed, in ultimo, la manovra finanziaria dettata dall’esigenza improcrastinabile di tamponare prima e tentare di risanare dopo il cospicuo debito pubblico nazionale, sono espressione di una situazione di crisi del Sistema che incide fortemente nell’attività di governo di ogni Ente Pubblico e dei Comuni in particolare.
Non possiamo solo protestare e contestare, dobbiamo prendere atto ed attivarci per una azione di governo del rigore che presidi i servizi con un buon target di efficienza e non penalizzi gli investimenti per lo sviluppo.
Quanto in premessa trova ampia conferma nella netta riduzione dei trasferimenti che al solo fine esplicativo, presenta nel biennio 2010/2011 la seguente dinamica:
Trasferimenti statali anno 2010 – contributo generale Euro 4.590.615,63.
Trasferimenti statali anno 2011 – contributo generale Euro 3.677.639,74.
Gap negativo Euro 912.975,92
Trasferimenti regionali anno 2010 – 2.649.280,79.
Trasferimenti regionali anno 2011 – 2.334.086,60.
Gap negativo Euro 315.194,19
Totale minori trasferimenti complessivi Euro 1.228.170,11.
Il bilancio preventivo che presentiamo, vuole essere un primo forte segnale, anche se limitato a pochi mesi, della determinazione di questa amministrazione di costruire per la nostra comunità un rendiconto che oltre ad avere rilevanza politico-amministrativa, si pone come uno strumento sempre più intelligibile, trasparente e veritiero.
Abbiamo quindi creduto opportuno, in ambito di entrate derivante dalla TARSU, costituire un capitolo in uscita al Titolo I di euro 76.804,00 riconducibile al calcolo effettuato sulle superfici in regime di esonero, da controbilanciare con il capitolo in entrata, sempre al Titolo I “proventi da TARSU” di euro 2.928.434,00, importo, quest’ultimo, comprendente anche l’ammontare riferito alle esenzioni.
Rendiamo così giustizia circa una lunga diatriba fra i sostenitori del metodo sinora adottato e l’interpretazione, sacrosanta, del “principio di veridicità”.
Come capo di questa amministrazione, mi preme altresì sottolineare che è stato unanime l’intento di non penalizzare ulteriormente i nostri concittadini, mantenendo inalterato il regime impositivo oggi vigente, per cui le aliquote riguardanti l’ICI, la TARSU, la TOSAP in uno all’addizionale IRPEF rimangono inalterate.
Il presente bilancio preventivo beneficia della Legge Reg. 20/07/2011 n. 16 – che al Capo I – Norme in materia di assegnazioni agli Enti Locali, art.1 – punto t) recita: “contributo al Comune di Noto (SR) per la conservazione dei valori ambientali, architettonici ed artistici del centro storico, nella misura di 1.000 migliaia di euro”.
Questo importante successo politico, che questa amministrazione lascerà in dote alla Città di Noto, permette di beneficiare di ulteriori mezzi finanziari necessari alla salvaguardia, valorizzazione e sviluppo del centro storico.
Sono riscontrabili in bilancio, fra gli altri, gli stanziamenti diretti a specifici interventi quali la sistemazione del Teatro Comunale (E. 200/ mila), la sistemazione della Scuola V.Littara di via Cavour (E. 200/mila), la creazione della zona ZTL per il centro storico (E. 150/mila), la manutenzione degli edifici storici comunali (E. 95/mila), gli interventi per la sistemazione di strade, piazze, ecc. (E. 132/mila).
A conclusione di questa relazione, mi corre l’obbligo di riferire che ancora tanto può essere fatto per migliorare e finalizzare la spesa e per rendere più efficace l’accertamento e riscossione tributaria ed il recupero dell’evasione.
Il processo virtuoso è già partito, avendo già provveduto alla riorganizzazione dell’Ente attraverso l’individuazione di n. 9 settori chiave e l’abolizione delle Unità Operative. Il passo successivo deve essere diretto alla riduzione delle spese energetiche e telefoniche ed al contenimento dei costi di cancelleria e segreteria.
Importante svolta sarà l’avvio del protocollo elettronico generale ed il trasferimento digitale dei documenti interni e/o a mezzo posta elettronica certificata (PEC).
Sarà avviato un sistema di monitoraggio delle spese per carburanti e valutato lo stato del parco automezzi in funzione ai costi diretti sostenuti.
Si avvierà un progetto di unificazione delle sedi comunali decentrate, riconducendoli a soli due stabili, con un netto risparmio di costi di affitto e conseguente possibilità di mettere a reddito immobili oggi utilizzati.
Siamo pienamente convinti di avere imboccato la strada giusta che, partendo da una politica di bilancio attenta e rigorosa, porta a liberare risorse per la crescita e lo sviluppo.