Il Comune di Noto è fortemente contrario alla cementificazione selvaggia nel territorio e proprio con le linee guida del PRG, fatte di concerto con le forze sociali e con Legambiente, ha stabilito che lo sviluppo urbanistico si basasse prevalentemente sul riuso e ristrutturazione di tutti quei manufatti e casali storici esistenti nel vasto territorio nonché sulla ristrutturazione delle abitazioni del centro storico.
Non si può però disattendere quanto, in maniera non particolarmente oculata, è stato fatto in precedenza attraverso strumenti urbanistici ormai di fatto superati ma ancora in vigore.
Si deve, pertanto, di concerto con la Soprintendenza BBCCAA e anche con tutte le forze sociali, “utilizzare” il Piano paesistico quale strumento di concertata pianificazione proprio per permettere lo sviluppo della Città di Noto (che peraltro sta facendo registrare, in controtendenza con il dato nazionale, un aumento demografico) attraverso la valorizzazione delle aree agricole preservando l’identità e la peculiarità delle stesse.
Proprio per questo motivo si ritiene indispensabile sfruttare l’occasione che il Piano paesistico può rappresentare, non per ingessare il territorio ma per valorizzarlo attraverso quel grande risalto all’identità culturale che il territorio di Noto esprime e che oggi viene unanimemente riconosciuta.
Esempi importanti di tale azione concertata vengono proprio dalle numerosissime opere di restauro e ristrutturazione realizzate in tanti casali abbandonati sia da parte di netini che anche da parte di nuovi residenti di Noto provenienti da tutto il mondo.
La politica che caratterizza questa Amministrazione è quella di coniugare lo sviluppo con il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, e oggi i risultati ottenuti, unanimemente riconosciuti, danno la prova tangibile che questa è la strada da percorrere e che il Comune di Noto rappresenta un esempio virtuoso di modello di sviluppo che ha fatto proprio del binomio cultura-ambiente un elemento propulsivo.