Salgono a 74 gli scafisti fermati nel 2016 (19 minori); nel 2015 sono stati 147.
La Polizia di Stato ha trasferito immediatamente 100 migranti, gli altri saranno trasferiti nelle prossime ore.
Nel 2016 all’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 7.230 migranti in occasione di 21 sbarchi.
Partiti dalla Libia e soccorsi appena in acque internazionali, i 140 migranti sono stati condotti in Italia da due scafisti, JIANA Dsianite, nato in Mali in data 05.01.1997 e FALL Bayeper, nato in Senegal in data 01.01.1989.
I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti provenienti dalla dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE
Alle ore 7,35 del 15.06.2016, il “Supply Vessel Bourbon Argos”, avvistava un gommone carico di migranti. Ricevute da MRCC di Roma le opportune autorizzazioni per avvicinarsi all’imbarcazione per iniziare le operazioni di soccorso, alle ore 09,15 successive cominciava il trasferimento dei migranti a bordo della citata nave. Concluso il trasbordo, alle ore 12,50 successive riceveva l’ordine di condurre i citati migranti presso il porto di Pozzallo ove giungeva intorno alle ore 13,00 di ieri.
Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso il locale Hotspot per le operazioni di pre-identificazione.
ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA
Senza alcuna difficoltà, considerato l’esiguo numero di migranti sbarcati, è stato gestito l’approdo dei 140 extracomunitari e la loro accoglienza.
Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.
Il Funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni e l’accoglienza di centinaia di migranti.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, Esercito Italiano ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Al riguardo, le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultavano complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti, così da permettere anche un immediato invio degli ospiti in altre strutture d’accoglienza.
La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini in meno di 6 ore.
Le indagini della Polizia in questa occasione sono state molto semplici, a parte una prima reticenza dei migranti a collaborare, dopo un po’, si sono convinti a riferire quanto accaduto durante il viaggio e prima.
Anche in questo caso i migranti hanno fatto un lungo soggiorno presso un capannone in attesa delle condizioni meteo favorevoli e poi sono stati fatti imbarcare su un gommone stracarico di persone.
Tantissimi i bambini anche neonati tra il gruppo dei 140 migranti ed il costo del viaggio da loro pagato è stato di circa 800 dollari, salvo prezzi per famiglie o donne sole con prole.
I testimoni hanno riferito con certezza chi fosse alla guida del gommone e chi invece si è occupato di seguire la rotta.
Al termine delle indagini i due scafisti sono stati fotosegnalti dalla Polizia Scientifica in quanto autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2016 sono 74 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola