Anche Rosolini rientra tra gli undici Comuni definito “ribelli”in quanto ad oggi i loro primi cittadini non hanno consegnato gli impianti idrici alla Sai 8. A questo proposito quindi anche il Sindaco Savarino ha preso parte all’incontro promosso dal suo collega Amenta, primo cittadino di Canicattini Bagni congiuntamente agli altri Sindaci dei Comuni interessati alla vicenda. “La nostra posizione -afferma Savarino- non è dettata da una volontà di assoluta chiusura nei confronti della Sai 8 anche perchè siamo e vogliamo essere rispettosi della Legge. Purtroppo, attorno la vicenda,si è venuta a ingenerare tanta di quella confusione che ha ingenerato una serie di risvolti sia legali che politici. Mi riferisco ai ricorsi e controricorsi,seguiti con molta attenzione dai nostri legali, alcuni dei quali ancora in itinere, al risultato referendario con i quale in modo quasi plebiscitario gli elettori hanno espresso la loro ferma volontà di non volere che l’acqua fosse gestita da privati, alla norma regionale la quale vieta ai Comuni di consegnare impianti idrici a qualsiasi gestore privato. Ecco allora – prosegue Savarino- che nasce l’esigenza di fare quanta più chiarezza possibile sulla vicenda e ribadisco come la mia e la posizione degli altri colleghi che siamo stati, assieme a tecnici e funzionari i vari Enti, citati dinanzi al Tribunale di Catania e rispondere quindi di persona del nostro operato, non va interpretata nel modo più assoluto come posizione di rottura ma di attesa di risposte chiare che diano certezze e soprattutto garanzia alle varie collettività che amministriamo”.