PALERMO –“Vogliono uccidere i siciliani con la realizzazione di due inceneritori.Il governo Crocetta si è prostrato alla decisione del governo nazionale votando a favore e non seguendo l’esempio di Lombardia e Campania che hanno detto no a quello che ritengo sia un delitto di Stato”.
Annuncia azioni eclatanti il deputato all’Ars, on. Giuseppe Gennuso, contrario all’installazioni dei due inceneritori nelle due aree metropolitane dell’Isola ed ancor peggio di sei mini impianti sparsi per tutta l’isola. “Sono pronto ad incatenarmi sotto la Presidenza della Regione e non sarò da solo – aggiunge il parlamentare siciliano e fin da adesso – invito tutti coloro che hanno a cuore la salute dei cittadini ad unirsi ad una protesta di civiltà”.
“«Bruciare l’immondizia – dice Gennuso – se prima poteva rappresentare un modello sbagliato soltanto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, oggi addirittura lo è anche sotto l’aspetto economico: i nuovi stringenti livelli di raccolta differenziata imposti dall´Europa sono in antitesi con l’esercizio a regime degli inceneritori, i quali necessitano sempre di ingenti quantità di combustibile, cioè di rifiuti. Tutto ciò, chiaramente, entra in conflitto con ill recupero dei materiali da riciclare. In altre parole: se l’Italia è chiamata a produrre sempre maggiori quantità di raccolta differenziata, evidentemente non potrà alimentare i forni degli inceneritori. Chi non capisce questo sistema è fuori da mondo oppure, evidentemente, sta tramando qualcosa a discapito del nostro futuro. La questione che maggiormente mi preoccupa, è la questione ambientale. Con i forni che bruciano immondizia si immettono nell’aria nano particelle di monossido di carbonio e mercurio».
Gennuso sulle dichiarazioni della vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, che ha “parlato di 6 mini impianti sparsi nel territorio” le consiglia di “costruirne almeno uno sotto la sua abitazione!. “ Se è vero che Crocetta vuole coinvolgere i Comuni per il Piano rifiuti, difficilmente raccoglierà consensi per un “progetto di morte”.
On. Giuseppe Gennuso