PALERMO – “Le Circoscrizioni sono le sentinelle della democrazia e sarebbe una follia eliminarle”. Entra nel dibattito che si è aperto a Siracusa, il deputato all’Ars dell’Mpa – Pds, Pippo Gennuso, dopo la riforma annunciata dal sindaco, Giancarlo Garozzo e dalla sua giunta, di volere sopprimere i Consigli di Quartiere per contenere i costi della politica. “Togliere la voce ai Quartieri – afferma Gennuso – non è pensabile soprattutto per due motivi: la prima è per la funzione sociale che essi svolgono nel territorio; poi sono pure un vero e proprio organo di controllo nei confronti dell’amministrazione comunale. Tra l’altro – aggiunge il deputato – i presidenti hanno dato la loro disponibilità a tagliare i gettoni di presenza e le spese superflue. Allora mi chiedo: perché c’è questo accanimento da parte della giunta “monocolore” di Siracusa? Posso essere d’accordo che ci sia una rivisitazione delle Circoscrizioni, magari nove sono troppe per una città di centoventimila abitanti, ma sopprimerli è come negare al cittadino un proprio diritto. Non va dimenticato, tra l’altro che nel territorio ci sono grandi comunità come ad esempio Cassibile – Fontane Bianche e Belvedere, che non vanno considerati quartieri, bensì veri e proprio paesi che vivono disagi, difficoltà e problemi mai risolti , trascurati dalle amministrazioni comunali di Siracusa che si sono succedute negli anni. Macro aree che la politica di Siracusa ha sempre utilizzato come serbatoi elettorali”.
Per Gennuso sull’argomento serve un ampio dibattito: “Garozzo e la sua giunta non possono dare un colpo di spugna alle Circoscrizioni come se nulla fosse. Una decisione del genere – conclude il deputato regionale – merita un dibattito ed u confronto aperto con i cittadini. Una questione che non può essere decisa nelle stanze dei “bottoni”. Il consiglio che voglio dare a questa amministrazione è quello di lasciare decidere ai cittadini, magari con un referendum popolare. Questo sì che sarebbe un atto di democrazia partecipata”.
Palermo, 28 ottobre 2014