PALERMO –”Nonostante la stagione estiva stia per finire, a Marzamemi continua l’azione persecutoria dell’amministrazione comunale di Pachino nei confronti degli avversari politici del sindaco. La misura è colma, il prefetto di Siracusa, ha il dovere di intervenire”. Ad affermarlo è il deputato regionale, on. Pippo Gennuso, che parla di disservizi incredibili, a cominciare dalla distribuzione dell’acqua. “Domani – afferma il parlamentare all’Ars – telefonerò al prefetto Armando Gradone per rappresentargli la situazione in questo affollatissimo luogo di vacanze dove quest’anno a farla da padrona è stata “l’ illegalità diffusa”. Mi riferisco in particolar modo al suolo pubblico, alle multe della polizia municipale elevate ad “orologeria”, ma soprattutto ai disagi apportati agli esserci commerciali costretti a fare intervenire le autobotti per approvvigionarsi. Mi preme capire – aggiunge Gennuso – da quali sorgenti è stata presa l’acqua dal Comune di Pachino, poi immessa nella rete idrica. Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, dica alla popolazione cosa hanno bevuto e pubblichi sul sito istituzionale del Comune i risultati delle analisi dell’acqua. Le ordinanze non servono se non supportate dalle prove, perchè lasciano il tempo che trovano, A memoria d’uomo – conclude il deputato – non ricordo negli ultimi anni una situazione così disagevole a Marzamemi. E la borgata marinara non è stata scoperta l’altro ieri”.
On. Giuseppe Gennuso
Palermo, 21 agosto2016