PALERMO -“Nella rete idrica di Pachino è stata immessa acqua non potabile e adesso chiedo che la Procura della Repubblica di Siracusa avvii un’indagine per accertare di chi sono le responsabilità”. A dirlo con documenti alla mano è il deputato all’Ars, on. Pippo Gennuso, che all’inizio dell’estate aveva denunciato il sospetto che nella rete pubblica cittadina venisse immessa acqua inquinata. ” Ho ricevuto proprio questa mattina il risultato delle analisi eseguite dal Dipartimento “Ingrassia”, igiene e sanità pubblica dell’Università degli studi di Catania che attesta la non potabilità dell’acqua”. Il laboratorio dell’Ateneo ha analizzato un campione di acqua prelevato in contrada Maccari e l’amministrazione comunale di Pachino per far fronte alla carenza idrica ha immesso nella rete comunale l’acqua del pozzo Mauceri. Nel responso delle analisi, il direttore del Dipartimento scrive: ” Il campione analizzato possiede buone caratteristiche chimiche. L’esame microbiologico ha evindeziato batteri, indice di inquinamento ambientale”. “Il sindaco per emungere acqua dal pozzo Mauceri ha fatto ricorso a una serie di determine per somma urgenza, arrivando poi all’importo di 72 mila euro. “La somma urgenza poteva evitarsi se già ad aprile si invitava a manifestare la disponibilità di un pozzo per far fronte alla maggiore richiesta di acqua nel periodo estivo – prosegue il parlamentare – Già nel 2004 e per gli anni a seguire si conosceva la vetustà della rete idrica. Perchè quando la gestione delle acque era controllata dagli Ato il Comune non ha avuto somme urgenze e necessità di pozzi supplementari? Questa spesa la segnalerò anche alla Corte dei Conti. Di fronte all’evidenza – prosegue Gennuso – si è giocato sulla salute dei cittadini. Questo non è tollerabile, neppure di fronte ad una carenza idrica. Immettere nella rete pubblica acqua con batteri è un attentato alla collettività. Se qualcuno ha sbagliato, ora è giusto che ne paghi le conseguenze”.
Palermo, 15 settembre 2016