Alessandro Preziosi ci racconta il tramonto dell’eroe, tra soprassalti di fantasie lunari e apparizioni moralistico-allegoriche. Incarna magistralmente la grande dignità e il consueto orgoglio di una commedia e di un guascone che la storia ha conosciuto prima del teatro.
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programma:
14 febbraio 2013 h20:45 – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
Alcuni conoscono il “Cyrano” per via della canzone di Guccini, altri grazie alle versioni cinematografiche italiane o francesi che negli anni si sono susseguite, ma il 14 febbraio sulle tavole del Teatro Tina Di Lorenzo, rivivrà la commedia per come la scrisse Edmond Rostand. Ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac ebbe, già dalla prima rappresentazione, un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane.
Spaccone, precursore della fantascienza, l’eroe della pièce di Rostand e protagonista innamorato incompreso, Cyrano si trova a far da protettore a Cristiano de Neuvillette di cui la cugina Rossana è innamorata. La vergogna del guascone per il suo “ragguardevole” naso gli impedisce di confessare il le proprie aspirazioni amorose. L’unico modo che gli resta per dare sfogo al suo amore è esprimerlo attraverso Cristiano che a sua volta non ha le doti adatte per parlare d’amore come Rossana vorrebbe da lui. Nasce così dalle labbra abili con la poesia quanto la mano con la spada una sferzata di versi rimasti nella memoria delle orecchie più romantiche e degli occhi più sognanti. Un meraviglioso momento di teatro è la scena del balcone, la trovata drammaturgica più suggestiva dell’intera opera. In questa scena a tre Cyrano e Cristiano si alternano, si scambiano, si sdoppiano per diventare una persona sola fino al climax della definizione del bacio nelle sue otto varianti. “Il bacio è un punto rosa sulla i di amore mio” recita Preziosi portando all’estremo la musicalità delle parole che pervade tutta l’opera.
I movimenti scenici ideati da Tommaso Mattei e Nicolaj Karpov, insieme alla forte regia di Alessandro Preziosi in collaborazione con Aldo Allegrini, rimaneggiano con esemplare maestria un classico per evidenziarne i tratti eterni.
Elena Levantino
Ufficio Stampa
Teatro di Noto