Sono passati poco più di quattro anni da quel settembre del 2016, quando durante la notte 3 giovani a bordo di uno scooter affiancarono l’auto sulla quale viaggiava Sebastiano Sortino, conosciuto panettiere di Floridia, ed esplosero diversi colpi di pistola uccidendolo.
Le indagini condotte dai Carabinieri della locale Tenenza e del comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa permisero di identificare in poche ore i responsabili dell’omicidio in tre giovani locali e di rinvenire la pistola Beretta calibro 7,65 con cui era stato commesso il delitto.
Ora che ha avuto un esito processuale, la vicenda può essere definitivamente e compiutamente ricostruita, ed è impressionante constatare come un uomo possa morire per una storia di una tale banalità. L’omicidio scaturì infatti per la vendetta che i tre giovani vollero operare dopo una sciocca lite avvenuta con la vittima, che li aveva cacciati dal suo locale per il loro comportamento chiassoso ed inurbano. I tre giovani stavano infatti giocando e facendo baccano nella panetteria lanciandosi a vicenda pezzi del pellet utilizzato per l’accensione del forno.
Per questa ragione l’agguato, in via Boschetto. Poche ore dopo infatti, i tre giovani, raggiunsero su uno scooter il Sortino, che stava conducendo la sua auto, e gli spararono, cagionandone la morte. I tre subito dopo fuggirono e furono anche ripresi da una telecamera di videosorveglianza mentre, esaltati per il loro gesto, esultavano per la vendetta appena portata a termine.
I Carabinieri avviarono subito le indagini e riuscirono in breve a ricostruire interamente la vicenda.
Il delitto destò molto scalpore in provincia ed ebbe eco anche a livello nazionale, e diverse furono le manifestazioni in memoria dello sfortunato panettiere.
I due soggetti all’epoca dei fatti minorenni furono condannati dal Tribunale dei minori di Catania rispettivamente a 15 anni e 6 mesi e a 16 anni e 6 mesi. Foti Dylan invece, classe ’97, fu in primo grado condannato a 16 anni ed otto mesi ed attendeva ora, dopo la temporanea scarcerazione, la decisione definitiva della Corte D’Appello di Catania.
Giunta ora la conferma della condanna, i Carabinieri hanno avuto l’ordine di rintracciare il Foti ed associarlo alla casa circondariale di Augusta: l’operazione è stata portata a termine, ma condotta con non poche difficoltà, poiché che al momento della cattura, esattamente come fu 4 anni fa, amici e parenti del condannato si sono riuniti fuori dalla caserma della Tenenza di Floridia per protestare contro l’operato dei militari.