Firmato questa mattina a Canicattini Bagni, nei locali dell’Agenzia di Sviluppo “Val d’Anapo – Iblei” il protocollo di cooperazione transnazionale tra il contesto pubblico-privato Ibleo, e siciliano nel suo complesso, e Malta.
Sono stati il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e degli Allevamenti zootecnici di Malta, Roderick Galdes, accompagnato dal Capo di Gabinetto del suo Dicastero, Ivor Robinich, il presidente dell’Agenzia di Sviluppo del “Val d’Anapo – Iblei”, Paolo Amenta, vice presidente di AnciSicilia e sindaco di Canicattini Bagni, insieme al presidente del Gal Natiblei, Giovanni Castello, e ai sindaci di Solarino e Palazzolo Acreide, Sebastiano Scorpo e Carlo Scibetta, che con Malta condividono il “Cammino di S. Paolo”, a firmare l’importante impegno di collaborazione per lo sviluppo rurale, la promozione e la valorizzazione delle risorse agro-zootecniche e turistiche delle due isole.
Il protocollo, che vede la firma, altresì, dell’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Nino Caleca, del presidente del Gruppo d’Azione Transnazionale “Euromed”, Giovanni Rallo, e di Sebastiano Di Mauro, presidente della SCE “Euromed”, la cooperativa transnazionale tra produttori siculo – maltese, verrà adesso trasmesso per il nulla osta al Ministero degli Affari Esteri italiano.
All’incontro di stamane a Canicattini Bagni, oltre ai firmatari, erano presenti altresì il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Comiso, Alessandra Sanfilippo, i due Comuni che rappresentano un importante nodo di collegamenti portuale ed aeroportuale con Malta, il presidente del Consiglio comunale di Modica, Roberto Garaffa, l’esperto finanziario dello stesso Comune, Antonello Lucifora, il sindaco di Cassaro, Nello Pisasale, e imprenditori iblei che già hanno intrapreso rapporti commerciali con l’isola di Malta.
Quello stilato stamane a Canicattini Bagni è dunque un importante passo in avanti nei rapporti di collaborazione e di cooperazione economica e turistica, ma anche scientifica, tra Sicilia e Malta, due realtà contigue che rappresentano la macro-regione europea nel Mediterraneo, il ponte tra due grandi continenti, quello europeo e quello africano.
Un tutt’uno da punto di vista dell’economia agroalimentare e zootecnica, in particolare con il territorio Ibleo, con il quale in questi anni sono stati già intrapresi rapporti di partenariato e di progettazione comunitaria transnazionale grazie alle iniziative del Gal, oggi Agenzia di Sviluppo “Val d’Anapo-Iblei” ed Euromed.
Un lavoro di tessitura e di cucitura, quello realizzato dal sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, nella sua veste responsabile delle Politiche di Sviluppo di AnciSicilia, che ha già portato al coordinamento dei Gal siciliani, e alla stesura di un modello di sviluppo sostenibile dei territori isolani, condiviso ed apprezzato da Malta, che pone al centro le produzioni di eccellenza del sistema agro-zootecnico, ad iniziare dalla Dieta Mediterranea, non solo come cibo e prodotti, ma anche come modello di vita, e ancora, le risorse paesaggistiche, culturali, storiche e delle tradizioni.
Un insieme che da oggi diventano offerta unica, insieme al territorio maltese e alla sua esperienza di sviluppo turistico, ed azioni di sviluppo, oltre che progettuali, per un migliore utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa per la crescita delle proprie aree.
E il primo segnale, come sottolineato dallo stesso ministro maltese Roderick Galdes e dal vice presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani, Paolo Amenta, sarà la costituzione di un cabina di regia unica per la programmazione e la progettazione comunitaria, con tecnici messi a disposizione dal Ministero dell’Isola dei Cavalieri e dai due incubatori consortili pubblico-privati, il Gal Natiblei e l’Agenzia di Sviluppo “Val d’Anapo – Iblei”, in rappresentanza dei Comuni dell’area iblea, al quale hanno manifestato la volontà di aderire anche enti quali Pozzallo, Comiso e Modica, e la comune partecipazione al Cluster BioMediterraneo di Expo 2015 a Milano.
Il protocollo sottoscritto stamane, prevede innanzitutto, come ribadito nel corso dell’incontro, ad agevolare ed implementare il processo di cooperazione transnazionale finora attuato per progetti, ma sempre finalizzato ad attivare innovative formule partenariali transnazionali, pubblico-private, tramite la interazione pro-attiva fra i relativi “sistemi istituzionali ed economico-sociali”, a partire dai Paesi rivieraschi del canale di Sicilia.
E ancora, a cointeressare le istituzioni pubbliche siciliane e maltesi competenti a formalizzare una convenzione quadro per la cooperazione strutturata nell’ambito transnazionale siculo – maltese; a sostenere il “sistema Gat-Sce EuroMed” nell’immediata implementazione transnazionale di piani, programmi e progetti utili ad attivare nuove opportunità di sviluppo congiunto, a partire dai progetti tematici, già resi operativi dall’Agenzia di Sviluppo e dal Gal Natiblei in cooperazione con i Gal siciliani dei Sicani, delle Madonie e di Metropoli Est, e riguardanti il piano di marketing dell’offerta integrata siculo-aaltese; la valorizzazione dei prodotti identitari della Dieta Mediterranea; e per quanto concerne il settore agricolo e alimentare, la creazione di Poli di Competenza a sostegno delle attività di scale-up industriale artigianali; e l’attività di ricerca scientifica applicata a valere sui fondi europei.
«Con la firma del protocollo di oggi – ha detto il sindaco Paolo Amenta – questa grande area siculo-maltese si afferma sempre più quale piattaforma e modello di sviluppo integrato e del benessere nel Mediterraneo e non piattaforma militare dei Muos o delle multinazionali delle trivellazioni e della devastazione del territorio. Un modello unico mediterraneo che si offre al mondo con le sue risorse di pregio. Un’area vasta nel Mediterraneo, dove all’interno di sono tutti i Comuni e le comunità siciliane e maltesi, con le loro “eccellenze” dell’agroalimentare, della zootecnica, dell’artigiano, la loro storia millenaria, la cultura, l’arte, le tradizioni, anche quelle religiose come può essere il “cammino di S. Paolo” che tocca entrambe le realtà isolane, e la bellezza dei luoghi. Un’area di grande valore e pregio – ha concluso Amenta – che si presenta a Bruxelles con progetti seri, intersettoriali, in lingua inglese, e condivisi, per un utilizzo produttivo dei fondi comunitari ad iniziare dalla programmazione 2014-2020».
Di importante opportunità di integrazione territoriale e culturale, da alimentare e per la quale lavorare per i benefici futuri che offrirà anche in termini occupazionali all’intero territorio siciliano e ai giovani, ha parlato nel suo intervento il presidente del Gal Natiblei, Giovanni Castello.
Dal canto suo il ministro Roderick Galdes, nel ringraziare gli Enti, l’Anci e l’Assessorato regionale, con i quali è stato possibile sviluppare il dialogo per dare concretezza a questo nuovo rapporto di collaborazione, non ha mancato di rimarcare come lo stesso non solo approfondisce le conoscenze nell’ambito rurale, ma fa proprio da sfondo a nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, diventando “la manifestazione di un approccio di unità di intenti tra due popoli che rispecchia la comune identità mediterranea”.
«L’identificazione delle tematiche su cui intervenire – ha aggiunto il ministro Roderick Galdes – non pone alcuna difficoltà, considerato che l’Italia e Malta sono uniti da molti anni nello di ampiare regionalmente e globalmente l’importanza delle Dieta Mediterranea, come patrimonio dell’Umanità, anche in sede Unesco. Gli agricoltori, il conteso socio-economico in cui operano e quindi le dipendenze, nonché l’attività commerciale e gli scambi che alimentano questo settore sono il patrimonio che dobbiamo salvaguardare. La valorizzazione dei prodotti agroalimentari – ha proseguito l’esponente del governo maltese – rispecchia l’obiettivo di dare più ampiezza al rapporto tra i consumatori e questo settore, in modo garantire la viabilità delle attività a lungo termine. Nello stesso tempo è universalmente riconosciuto che la sostenibilità dell’attività sulle risorse naturali è un principio che ha assunto un’importanza fondamentale nella produzione degli alimenti. La facilitazione dei progetti che possono trasformare le materie per assicurarne il riutilizzo ed aprire nuove opportunità per energie pulite e rinnovabili è una sfida che compete a tutti noi. Il raggiungimento di questa intesa – ha concluso il ministro Galdes – è la certezza che si apre un ciclo di progresso di cui beneficeremo tutti, i maltesi e siciliani che vivono e sono protagonisti dei loro territori rurali, così come i milioni di visitatori desiderosi di poter conoscere e gustare tutto quello che essi possono offrire».