Incatenato alla porta del Palazzo di Città in via Roma a Rosolini, dipendente comunale protesta per i due mesi di ritardo nella corresponsione dello stipendio. La situazione si fa sempre più tesa, i dipendenti comunali e gli operatori ecologici sono alle strette con tasse da pagare e spese a cui far fronte nell’immediato. Un esempio è Salvatore Sipione, dipendente comunale dal 1992, che al momento non avendo potuto pagare la tassa all’Enel si trova a casa la corrente elettrica con potenza diminuita. “Devo chiedere agli amici di prestarmi i soldi anche per andare a lavorare, ma come si può continuare così? Dobbiamo andare a rubare? Riusciamo a sopravvivere di giorno in giorno, ma non si può andare avanti in queste condizioni. Da un momento all’altro potrei tornare a casa e trovare l’energia elettrica staccata. A quel punto cosa dovrei fare?”.
L’assessore al bilancio e vicesindaco Giorgia Giallongo ha dichiarato di prendere “personalmente a cuore la questione, fa male vedere un dipendente comunale ma soprattutto un cittadino incatenato per richiedere quello che è un suo sacrosanto diritto. Noi stiamo facendo tutte le pressioni del caso sulla Regione, speriamo di risolvere la questione nel giro di qualche giorno”.
Giovanna Alecci