Secondo il filosofo Emanuele Severino la Grande Crisi dell’Occidente sta nell’auto-distruzione dei suoi stessi valori. Uno dei quali è la democrazia.
“Democrazia” in Europa diventa di giorno in giorno una parola spettrale, un’invocazione svuotata di forma e di sostanza sotto l’attacco dell’economia neo liberale.
L’Europa è un corpo senza anima. L’imbroglio neoliberale, che ha predicato il libero mercato, è arrivato al capolinea: la favola è finita. La politica è ostaggio dei mercati.
L’Italia costituisce poi un capitolo a sè: il periodo berlusconiano ha costituito una forma surreale di dittatura personale, mascherata da spot e veline.
A fronte di tale grave deficit di democrazia in Europa, dall’altra parte del Mediterraneo abbiamo assistito alla primavera democratica che ha scosso profondamente le nazioni del Nord Africa. L’Egitto, la Tunisia, la Libia, la Siria, ecc. scoprono il valore della democrazia come forma di partecipazione fondamentale per la crescita sociale ed economica dei paesi.
Di quale democrazia si tratta? Fino a che punto i movimenti popolari spontanei saranno presenti nelle nuove istituzioni? Qual’è il modello di democrazia a cui si stanno avviando i nostri dirimpettai del Mediterraneo?
Due esimi professori dell’Università di Parigi (Pierre Chalvidan e Yves Palau) cercheranno di rispondere a questi quesiti durante l’incontro organizzato dalla Scuola di Formazione Socio Politica dal titolo: Mediterraneo: “Popoli in cerca democrazia e popoli in deficit di democrazia“.
Il raduno avrà luogo presso il CineTeatro S. Caterina (Via Sipione in fondo) in Rosolini Venerdì 27 Gennaio 2012 alle ore 19:00.
Alla fine dell’incontro, cena casareccia presso la Cantina Elorina.
Don Stefano Trombatore, Prof. Salvatore Vaccarella e l’equipe diocesana