"La protesta espressa in questi giorni dai pastori sardi per la difficoltà sul prezzo del latte rappresenta un nuovo momento di crisi legato a situazioni strutturali ataviche. La scelta di puntare su colture e allevamenti di prodotti prettamente territoriali, purtroppo, sconta il peso dell'insularità e delle condizioni di isolamento e difficoltà che da sempre la Sardegna, come la Sicilia, si trovano ad affrontare senza che avvengano cambiamenti epocali. Troppo spesso prodotti di qualità come il latte oggi o il nostro pomodoro, ieri, soffrono di dinamiche viziate e contorte che non assicurano la giusta remunerazione ai rispettivi produttori che rappresentano, insieme ai consumatori, l'anello debole della filiera. Esprimiamo pertanto la nostra solidarietà ai pastori sardi e chiediamo alla politica un'attenzione più costante ed efficace su queste tematiche".