Dichiarazione della Curia Vescovile di Noto in merito al recente episodio di presunto esorcismo in Diocesi In merito al recente e presunto episodio di esorcismo avvenuto in un Comune della Diocesi di Noto, da parte di un sacerdote esorcista che ha regolare e legittimo mandato del Vescovo per l’esercizio del suo ministero, la Curia Vescovile di Noto con la presente Dichiarazione desidera dare le opportune informazioni ai fedeli laici sulla materia in questione: Per capire cos’è l’esorcismo si deve partire da Gesù Cristo e dalla sua stessa prassi. Facciamo riferimento a quanto fu detto alla sala stampa della Santa Sede il 26 gennaio 1999 durante la presentazione del rito degli esorcismi fatta dal Cardinale Prefetto, Sua Eminenza Jorge Arturo Medina Estévez: «Gesù Cristo è venuto per annunciare e inaugurare il regno di Dio sul mondo e sugli uomini. Gli uomini hanno una capacità di accogliere Dio nei loro cuori (Rm 5, 5). Questa capacità di accogliere Dio viene, però, offuscata dal peccato e talvolta il male, nell’uomo, occupa il posto dove Dio vuole vivere. Per questo Gesù Cristo è venuto a liberare l’uomo dalla dominazione del male e del peccato e così anche da tutte le forme di dominazione del maligno, cioè del diavolo e dei suoi spiriti maligni chiamati demoni, che vogliono deviare il senso della vita dell’uomo. Per questa ragione Gesù Cristo scacciava i demoni e liberava gli uomini dalle possessioni degli spiriti maligni, per farsi spazio nell’uomo, cosicché quest’ultimo acquisti la libertà verso Dio, il quale vuole dare il suo Spirito Santo all’uomo che è chiamato a diventare suo tempio (1 Cor 6, 19; 1 Pt 2, 5) per dirigere i suoi passi (Rm 8, 1-17; 1 Cor 12, 1 -11; Gal 5, 16-26) verso la pace e la salvezza. Qui c’entra la Chiesa e il suo ministero. La Chiesa è chiamata a seguire Gesù Cristo e ha ricevuto il potere, da parte di Cristo, di continuare nel suo nome la sua missione. Allora l’azione di Cristo per liberare l’uomo dal male si eserciterà attraverso il servizio della Chiesa e dei suoi ministri ordinati, deputati dal Vescovo per compiere i sacri riti indirizzati a liberare gli uomini dalla possessione del maligno. L’esorcismo è, allora, un’antica e particolare forma di preghiera che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo. Ecco come nel Catechismo della Chiesa Cattolica viene spiegato cos’è l’esorcismo e come esso viene esercitato:“quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. Gesù l’ha praticato (Mc 1, 25 s.); è da Lui che alla Chiesa deriva il potere e il Pagina 2 compito di esorcizzare (cf. Mc 3, 15; 6, 7.13; 16, 17). In una forma semplice l’esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L’esorcismo solenne, chiamato “grande esorcismo”, può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa. L’esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall’influenza demoniaca, e ciò mediante l’autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante, quindi accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza del Maligno e non di una malattia”.(cf. Codice di Diritto Canonico, can. 1172) -(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1673). A tal proposito la Curia Vescovile di Noto precisa che in Diocesi vi sono due sacerdoti esorcisti, il Sac. Paolo Gradanti e il Sac. Tonino Lorefice, i quali hanno ricevuto un regolare mandato del Vescovo, secondo quanto prescritto dal canone 1172 del Codice di Diritto Canonico. Viene, altresì, sottolineato che per eseguire l’esorcismo c’è bisogno dell’autorizzazione del Vescovo diocesano. In queste ore si è diffusa sul web la notizia di un fatto relativo ad un altro presunto esorcismo. Abbiamo sentito il sacerdote esorcista per capire cosa è accaduto realmente, il quale ha dichiarato quanto segue: “Stanno circolando versioni del fatto non veritiere che ledono la dignità di chi soffre. Stamattina è accaduto che un giovane, in stato di shock, si è recato all’interno di un palazzo al quartiere Jungi di Scicli, dando in escandescenze. Sono stato contattato dai genitori del ragazzo, e mi sono recato tempestivamente sul luogo. Nessuna Messa, nessuna pratica esorcista, mi sono solo limitato a far calmare il ragazzo ed evitare che desse ulteriormente in escandescenze. Non è vero che sono arrivati i carabinieri allertati dalle urla. Quando sono arrivato nel palazzo gli uomini dell’Arma erano già lì, come anche l’ambulanza del 118. E non c’è stato nessun esorcismo – precisa l’esorcista – solo un intervento amichevole di una persona che sta seguendo un ragazzo che soffre, facendolo rinsavire ed evitando degenerazioni pericolose per lui e per gli altri. Ritengo che in città si stia strumentalizzando la cosa. Mistificare i fatti per creare scalpore e diffondere dati sensibili delle persone interessate non è saggio, ma poco rispettoso”, conclude don Tonino Lorefice. La Curia Vescovile concorda con le dichiarazioni del sacerdote ed esorta gli operatori dei media a rispettare quanto la Chiesa insegna circa la pratica e le norme che regolano l’esorcismo, a tutelare la privacy di quanti vivono queste vicende dolorose, a salvaguardare la dignità di ogni persona. Proprio in quest’ultimo caso che descrive don Tonino non si è trattato di un vero e proprio esorcismo ma di manifestazione di vicinanza, d’amicizia e di preghiera insieme ai familiari per questo giovane che viveva una situazione di particolare disagio. A tal proposito, l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali ha sentito il Vicario Generale della diocesi, Mons. Angelo Giurdanella che, informato dei fatti, ha dichiarato: «purtroppo molti dicono: “Il demonio non esiste”, e per certi aspetti fa comodo pensare che non esista. Ma il Vangelo è chiaro: su simili questioni soltanto la Parola di Dio può dire qualcosa di sicuro e definitivo. Secondo il Vangelo il demonio è una persona reale e orientata liberamente contro Dio. Papa Paolo VI un giorno ebbe a dire:“il male non è soltanto una deficienza, ma un’efficienza; è un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà!”. Anche oggi l’esistenza del demonio si percepisce da moltissimi indizi: non solo della possessione diabolica, che esiste ed è verificabile, ma tante assurde forme di schiavitù, disagi, sofferenze nelle quali l’uomo cade distruggendo la propria dignità. La Chiesa, in particolare con i suoi ministri, è vicina ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito. E’ presente con la medicina della misericordia, con la sollecitudine fraterna e quando il caso lo richiede con la preghiera di liberazione. Esprimo a don Tonino Lorefice e don Paolo Gradanti, sacerdoti delegati dal vescovo per il ministero di esorcista, la vicinanza e il sostegno e assicuro la preghiera dell’intera Chiesa locale di Noto