Bruxelles 9 dicembre 2015 – La vicenda delle derrate alimentari etichettate con marchio dell’Unione Europea destinate agli indigenti ritrovate da alcuni volontari in una improvvisata discarica nel ragusano è approdata in questi giorni alla Commissione Europea grazie ad una interrogazione dei deputati del Movimento 5 Stelle. A sottoscrivere l’atto sono l’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao e la collega Isabella Adinolfi, firmatari di un’apposita interrogazione per informare la Commissione Europea sull’accaduto e chiedere eventuali interventi. “In momento storico così delicato – spiegano Corrao e Adinolfi – in cui sul territorio ci sono sacche di povertà di indicibile gravità, questo ritrovamento è un gravissimo segno di superficialità che non possiamo permetterci e che mi auguro rimanga solo un episodio isolato”.
“A fine novembre 2015, come riportato da organi di stampa locale – si legge nell’interrogazione- alcuni volontari di Legambiente, nell’ambito di una “due giorni” di pulizia straordinaria del sito Cava d’Ispica (Vignale San Giovanni), area archeologica sita in provincia di Ragusa in Sicilia, hanno rinvenuto, oltre a rifiuti di vario genere, alcune derrate alimentari di prima necessità dell’Unione europea. Si trattava, in particolare, di numerose decine di pacchi di pasta, confezioni di latte e passata di pomodoro, tutti rigorosamente sigillati, recanti data di scadenza 31 dicembre 2017 e che presentavano il marchio Ue. Con molta probabilità si tratta di generi alimentari che l’Unione europea destina agli indigenti nell’ambito del Fondo aiuto europeo agli indigenti. Alla luce di tali informazioni – scrivono gli europarlamentari M5S – si chiede alla Commissione se sia a conoscenza dell’accaduto, quali provvedimenti concreti intenda adottare per fare luce su tali fatti inquietanti e qualora vengano riscontrate delle irregolarità, quali misure specifiche intenda adottare per tutelare gli interessi dell’Ue e dei suoi cittadini, nonché prevenire che simili eventi si riproducano in futuro”.
Al momento del ritrovamento di tali derrate era presente anche la parlamentare ispicese Marialucia Lorefice che oggi tiene a sottolineare come “su questa situazione occorra fare ovviamente una precisa distinzione sulle responsabilità perché non si deve cadere nell’errore di attribuire colpe, senza approfondite indagini, ai volontari locali che operano sempre con grandissima sensibilità”.
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