Palermo 23/06/2015
I Cinquestelle: “Questa non è sicuramente la norma che avremmo fatto noi. Questo Pd è allo sbando, vittima di una guerra tra bande che dilanierà la Sicilia. Emblematico e vergognoso il caso Sudano. Grazie a lei si continuerà con la sconcezza del voto in doppia giornata”.
“Votiamo ‘sì’, ma col naso turato. Si poteva fare tantissimo, ma ci si è accontentati del minimo, con l’aggiunta della sconcezza di rinviare l’applicazione anche delle norme economiche ai rinnovi dei consigli comunali. Questa non è certo la legge che avremmo scritto noi, ma la votiamo in attesa della norma che approveremo quando governeremo, quando saremo noi la maggioranza dentro quest’aula.
E a forza di autogol come questo del Pd, lo saremo molto presto”.
Il Movimento 5 Stelle all’Ars ha detto “sì” alla legge sui consigli comunali, ma con tantissime riserve che lasciano parecchio amaro in bocca “per quello che poteva essere e non è stato”.
“Si poteva – dicono i deputati M5S – applicare da subito la legge, ed invece per tante parti viene rinviata ai rinnovi dei prossimi consigli, si poteva abolire le commissioni sotto i 10 mila abitanti e non si è fatto. Non si è riusciti nemmeno ad abolire la vergogna del voto in doppia giornata, grazie al capolavoro della Sudano, che ha rivelato tutte le contraddizioni all’interno di un Pd, ormai letteralmente senza bussola, un partito che ormai è un’accozzaglia di anime diverse in aperta guerra tra loro, che non potranno che portare la Sicilia alla rovina”.
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