Durante l’Open Day organizzato dal Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali presentata l’offerta formativa 2014/2015.
Noto, 29 maggio 2014- Il superamento delle barriere tradizionali tra le due culture, quella scientifica e quella umanistica, è la chiave di lettura fornita oggi agli studenti in visita presso il Cumo a Noto, sede del Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali (CSECS) per l’Open Day dedicato all’orientamento. Interdisciplinarità, eccellenza e rapidità negli studi, internazionalizzazione, vocazione alle passioni scientifiche: questi i cardini della formazione che il Dipartimento, con i suoi nuovi di Corsi di studio triennali e magistrali interclasse ha presentato ieri agli studenti per l’anno accademico 2014/2015. La flessibilità offerta dai corsi interclasse, che, partendo da un biennio comune consentono di scegliere al terzo anno la classe in cui laurearsi, rappresenta anche uno stimolo al conseguimento, con un solo anno accessorio, di un doppio titolo, in Scienze della Formazione e della Comunicazione. I corsi di Laurea Magistrale – accessibili dopo un anno del Master in “Tecnologie avanzate per le scienze pedagogiche e cognitive” giunto alla sua ottava edizione – saranno, invece, due: Scienze Cognitive e Teorie della Comunicazione e Scienze Pedagogiche. Anche in questo caso basterà un anno integrativo per ottenere due lauree magistrali diverse e spendibili in aree professionali differenti. Culmine del percorso accademico è il Dottorato di Ricerca in Scienze Cognitive, che racchiude la vocazione interdisciplinare del Dipartimento offrendo un panorama di ricerca ampio e variegato, che punta all’internazionalizzazione degli studi in seno ai dibattiti attuali di Scienze Cognitive.
“Sempre più oggi – spiega Antonino Pennisi, Direttore del Dipartimento– c’è la necessità di superare gli steccati tradizionali per creare nuove competenze flessibili e allo stesso tempo efficaci sul mercato del lavoro. Il nostro Dipartimento lavora da anni in questa direzione e l’offerta formativa che presentiamo – l’unica istituzionale rimasta in tutta la Sicilia orientale – lo dimostra. L’investimento che il nostro Ateneo fa su Noto oramai da anni è evidente. Spero che la buona politica possa mantenere le condizioni di serenità ed efficacia che ci sono state fino ad oggi per consentire ai nostri studenti di fruire di un’offerta formativa d’eccellenza”.