osolini – Rinvio della discussione al prossimo 21 ottobre ed in questo lasso di tempo, la convocazione di una consiglio comunale aperto per la trattazione della problematica. Sono queste le risultanze alle quali sono pervenuti i consiglieri comunali convocati in seduta straordinaria dalla Presidente Patriza Calvo per la trattazione di un solo punto all’ordine del giorno avente per oggetto “ Programmazione urbanistica commerciale – Adeguamento del PRG ai sensi dell’art. 5, comma 5 della LR 28/1999, per l’insediamento di medie e grandi strutture di vendita su aree private” . Un punto che ha aveva messo in agitazione i commercianti locali decisi più che ma i a dire no alla realizzazione di mega centro commerciale in contrada Zacchita alle porte della città. Un coro di no da parte loro che considerano l’arrivo di questa struttura di grave nocumento alla città si corre con il serio rischio di far morire le loro attività che già stanno attraversando un momento di profonda crisi. Già la scorsa settimana i commercianti si erano datti appuntamento per un incontro al quale avevano partecipato, tra gli altri, il presidente della Confesercenti di Siracusa, Arturo Linguanti e con il direttore Salvatore Failla, il parlamentare regionale dell’Mpa, Pippo Gennuso, gli assessori provinciali Franco Latino e Silvio Di Pietro, l’ex assessore provinciale Tino Di Rosolini, l’assessore comunale allo sviluppo economico Maria Concetta Immolo, nonché diversi consiglieri comunali. Ed in quella sede erano emerse le perplessità e rivolto l’invito ai rappresentanti della massima assise cittadina a volere soprassedere alla trattazione del punto in attesa di ulteriori incontri tra la parti. Un invito che praticamente è stato accolto per cui adesso si attende la convocazione di questo consiglio comunale aperto per cercare di ascoltare la parti, le ragioni dell’ una e dall’altra parte ed addivenire ad una soluzione che possa accontentare un po’ tutti. Cosa succederà non è facile da prevedere resta il fatto comunque che come avviene spesso si sono creati due fronti, favorevoli e non. A loro il compito di esporre le proprie ragioni nel corso dell’assemblea aperta, anche se qualcuno sostiene che sarebbe stato più logica l’istituzione di un tavolo tecnico che, dati alla mano, possa concretizzare delle soluzioni ottimali, anche perché le posizioni dei due fronti si conoscono già .
Giuseppe Lorefice