Dopo un’ora di sospensione ieri il consiglio comunale non ha avuto i numeri per continuare la seduta, con nove consiglieri su venti. Aggiornato dunque a questa sera alle 20,30 in seduta di prosecuzione.
Approvato comunque all’unanimità dei presenti in aula all’inizio della seduta, ovvero sedici consiglieri, il terzo punto all’ordine del giorno, il Bilancio Consuntivo 2016, documento che certifica le entrate e le spese effettivamente sostenute dalla gestione comunale di un anno. A garantire il numero legale per consentire che il punto venisse esitato ed evitare il commissariamento sono stati i consiglieri di opposizione, considerato che le forze politiche che sostengono l’Amministrazione attiva possono contare solamente su sette unità. E sono stati proprio i consiglieri di opposizione a rimarcare come la loro presenza era dovuta al forte senso di responsabilità nei confronti della città e soprattutto per consentire con l’approvazione del documento finanziario, l’arrivo dei trasferimenti statali dando una grossa boccata d’ossigeno alle casse comunale. Un bilancio tutto sommato positivo tanto da incassare anche il via libera da parte dei servizi finanziari dell’Ente e del Collegio dei Revisori dei Conti, che non hanno riscontrato gravi irregolarità contabili e finanziarie o inadempienze.
I documenti del sistema di bilancio, relativi al Rendiconto e sottoposti all’approvazione dell’organo deliberante, infatti sono stati predisposti attenendosi alle regole stabilite dal complesso articolato dei principi contabili generali introdotti con le “disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio”. È stato il responsabile finanziario dott. Carmelo Lorefice ad illustrare sotto l’aspetto tecnico il consuntivo. Da detta relazione emerge che per quanto concerne le Entrate, l’Ente ha riscosso complessivamente circa 30 milioni di euro. Le spese correnti del 2016 sono state invece circa 13 milioni di euro di cui 5 milioni e 300 mila per il personale, 1 milione per imposte a carico dell’Ente, 5 milioni per acquisto di beni e servizi, 900 mila per interessi passivi per mutui, 1 milione per spese varie. Complessivamente, sia per quanto riguarda i residui attivi sia per quelli passivi, si registra un equilibrio rispetto all’anno precedente per cui l’Ente chiude con un avanzo di amministrazione per circa 9 milioni di euro, somma che a seguito di accantonamenti derivanti dal fondo crediti di dubbia esigibilità e il fondo rischi contenzioso si riduce ad un disavanzo di amministrazione.
Giovanna Alecci