Palermo 7/03/2016
Presentata alla Camera una interrogazione a firma di Riccardo Nuti e Manlio Di Stefano che chiede se il ministro dell’Interno voglia valutare l’applicazione dell’articolo 143 del testo unico degli Enti locali sulle infiltrazioni mafiose
Sciogliere il Comune di Castevetrano Selinunte per infiltrazioni mafiose?. E’ questo, in sostanza, quanto chiede il M5S alla Camera al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno con una interrogazione, alla luce delle intercettazioni riportate dalla stampa, che attesterebbero relazioni del consigliere Calogero Giambalvo con esponenti di spicco della criminalità organizzata di stampo mafioso.
L’atto, a firma dei deputati a Montecitorio Riccardo Nuti e Manlio Di Stefano, chiede al governo se intende assumere iniziative ai sensi dell’articolo 143 del testo unico degli Enti locali, al fine di accertare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno del Comune del Trapanese.
L’interrogazione dei due deputati muove dalle intercettazioni rese pubbliche dalla stampa e da un servizio televisivo realizzato da “Le Iene” che farebbero emergere relazioni tra il consigliere comunale e personaggi malavitosi, tra cui il latitante Matteo Messina Denaro.
L’interrogazione, inoltre, chiede a Renzi e ad Alfano quali azioni intendano intraprendere
riguardo alla eventuale rete di protezione di cui potrebbe godere Matteo Messina Denaro
all’interno elle istituzioni.
“Nel servizio televisivo de Le Iene – dice Nuti – nonostante le intercettazioni fossero da tempo conosciute, si può notare come parecchi consiglieri comunali difendano veemente Giambalvo, attaccando sia verbalmente che fisicamente la troupe televisiva di Mediaset, anziché prendere le distanze, come sarebbe stato opportuno, da Giambalvo e dal contenuto delle intercettazioni. Siamo in presenza di fatti di una gravità enorme, il ministero deve accertare con rigore i fatti e, se ce ne sono i presupposti, agire di conseguenza, procedendo allo scioglimento del Consiglio”.