Romanzo simbolo di una generazione, il testo sbarca in teatro: “Cantare un amore a distanza che dura tutta la vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata è la straordinaria invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro tempo, recentemente scomparso: Gabriel García Márquez. Ma è anche materia di grande fascino per generare una curiosa occasione di teatro. Teatro della Vita che a volte accade nei modi più inaspettati. Florentino e Fermina si incontrano poco più che adolescenti, si innamorano e si separano, ma si tengono nel cuore da lontano, mentre le loro vite scorrono parallele con le scelte che ne conseguono: marito, amanti, figli, infelicità e abitudine. Quello che si era acceso tra loro nella prima giovinezza si compie con unostupefacente happy end autunnale, dopo un’attesa durata “51 anni, 4 mesi e undici giorni, notti comprese”. La potente epopea romantica di “L’amore ai tempi del colera” autorizza ad aprire un dialogo tra episodi e personaggi e musica.
“Nella riduzione sono stati condensati gli eventi principali che il romanzo narra in quasi 400 pagine, in un copione di venti per una durata complessiva dello spettacolo di circa un’ora e mezza, di cui un’ora recitata e mezz’ora cantata. La sfida era riuscire a non alterare la struttura
fondamentale del romanzo, facendo una riduzione “in scala”per renderlo adatto al tempo e al linguaggio teatrale senza sacrificare la complessità e la varietà di registri narrativi”. (dalle note di regia)
L’Ufficio Stampa
Vincenzo Rosana