Le scosse di terremoto registrate pochi giorni fa sugli Iblei e sui Nebrodi, ripropongono l’attualità del rischio sismico della nostra Isola. È la Legge n. 77 del 24 giugno 2009, di conversione del Decreto Legge n. 39 del 28 aprile 2009, quella che istituisce lo svolgimento degli studi di microzonazione sismica in tutto il territorio nazionale, Sicilia inclusa.
- Sull’importanza della microzonazione per la sicurezza del territorio si esprime Saro Di Raimondo, ragusano, tesoriere dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia: “Gli studi di microzonazione servono a valutare la pericolosità sismica locale individuando le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale del moto sismico e le zone suscettibili di instabilità. Il prodotto finale di sintesi della microzonazione sismica è costituito da mappe del territorio. Sono previsti finanziamenti –ha continuato il tesoriere- di interventi intesi alla prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale e sono stanziati circa 42 milioni di euro per tutte le regioni, al fine di effettuare sia studi di microzonazione sismica, sia studi per il miglioramento e il rafforzamento sismico di edifici di interesse ed opere pubbliche”.
- Il professionista conclude ricordando che “in Sicilia, unica regione in Italia, lo studio di primo livello di microzonazione sismica andrà effettuato dalle Università siciliane, come stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale N. 141 del 20 maggio 2011, per poi, in una successiva fase di secondo livello, essere effettuato da geologi professionisti”.