Il presidente dei geologi di Sicilia solidale con il presidente del CNG Graziano: “Auspichiamo che l’appello del presidente Graziano dia un deciso cambio di rotta all’azione del Governo nazionale”
-Siracusa 03-07-2012-
“Concordo pienamente con tutta la linea espressa dal Presidente Nazionale Graziano”. È questo il primo commento del presidente dei geologi siciliani Emanuele Doria, dopo la pubblicazione della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti nella quale il presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano, esprime tutta l’amarezza di una categoria, i geologi d’Italia appunto, messa continuamente all’angolo e costretta a gridare a gran voce ciò che, invece, dovrebbe far parte ormai del nostro quotidiano in merito alla “sicurezza dei cittadini e all’interesse pubblico”. Dal 2009, con l’ondata di catastrofi naturali che ha investito anno dopo anno il paese dal sud al nord, i geologi hanno dimostrato che i loro messaggi di allarme sulla fragilità del territorio sono reali ed hanno avanzato richieste di regole chiare e certe nella pianificazione del territorio e nelle costruzioni. “Eppure –continua Doria- si continua a manifestare nei nostri confronti una ostilità adesso neanche tanto sottaciuta. Mi sembra che dopo l’attacco alle professioni a 360°, adesso si stiano prendendo di mira le categorie più piccole e pertanto più deboli, in continuità con un disegno di smantellamento dell’opera intellettuale a tutto vantaggio delle sole regole di mercato e di potere economico, sovvertendo le norme quando le stesse non vanno bene. Le modifiche al T.U. dell’edilizia (D.P.R. 380/2001) presentate con il decreto sullo sviluppo (D.L. 85/2012), ed altre che si preparano, vanno tutte nella direzione di togliere competenze e specificità alla prestazione professionale del geologo, snaturando il principio fondamentale del rapporto costruzione-terreno di fondazione che si era faticosamente raggiunto con il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le costruzioni” ed al quale, non dimentichiamolo, si era giunti per il sacrificio dei 27 bambini e di una maestra nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia nel 2002. Auspichiamo pertanto –conclude il presidente dei geologi di Sicilia- che l’appello del Presidente Graziano trovi l’attenzione ed i riscontri dovuti con un deciso cambio di rotta del Governo nazionale verso la sicurezza del territorio”.
Antonio Gallitto
Addetto alla Comunicazione Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia
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