PALERMO- “Vogliono denigrare l’Mpa screditandoci con notizie false e pilotate a regola d’arte per tentare di fare presa sull’opinione pubblica. Ci provano oramai da parecchi mesi, ma il loro giochetto, che a mio avviso, ha un suggeritore all’interno dei vertici locali della sanità, si rivela una bufala. Dispiace che i mass media prima di pubblicare inesattezze non facciano adeguati controlli”. Ad affermarlo è il coordinatore provinciale del Movimento per le Autonomie di Siracusa, il deputato, Giuseppe Gennuso, dopo quella che definisce “la boutade di inizio 2012” che vorrebbe lo smantellamento dell’ospedale Trigona di Noto.
“Non c’è nessun ridimensionamento, ne soppressione di reparti – afferma il deputato – né per il Trigona di Noto, né per il Di Maria di Avola. Certe notizie false vengono propalate per creare allarmismi nella popolazione. Siamo davvero stanchi di sopportare ed ho già chiesto all’assessorato regionale alla Salute di prendere provvedimenti contro chi istiga gli operatori del settore, fornendo notizie che non stanno né il cielo, né in terra. Non si possono fare battaglie politiche scherzando sul diritto alla salute dei cittadini. Proprio questa mattina sono stato in assessorato e mi è stato ribadito che nulla è cambiato del Piano regionale sanitario adottato dal governo siciliano. Tutto questo lo ribadiremo in una conferenza stampa che terrò a Noto insieme al sindaco Corrado Bonfanti. Purtroppo da un equivoco, non provocato né dal sottoscritto, né dal sindaco di Noto, si è innescata la malafede di qualcuno. Mi riferisco – aggiunge Gennuso – al cartello con la dicitura Pta, piazzato al Trigona. Vorrei chiarire una volta per tutte che Noto, così come Avola, hanno due ospedali nella loro autonomia. Nella città barocca c’è pure il Pta, che è il presidio territoriale di assistenza. Quindi non c’è e non ci sarà alcun declassamento. Chi lo vuol far credere, lo fa per un proprio tornaconto politico e questo non è corretto perché si cerca di carpire la buonafede dei cittadini”. “Chi ha rovinato la Sanità a Noto – conclude Gennuso – sono stati i professionisti del passato. Oggi i reparti funzionano a pieno regime, segno che la musica è cambiata”.
Palermo, 11 gennaio 2012
PALERMO- “Vogliono denigrare l’Mpa screditandoci con notizie false e pilotate a regola d’arte per tentare di fare presa sull’opinione pubblica. Ci provano oramai da parecchi mesi, ma il loro giochetto, che a mio avviso, ha un suggeritore all’interno dei vertici locali della sanità, si rivela una bufala. Dispiace che i mass media prima di pubblicare inesattezze non facciano adeguati controlli”. Ad affermarlo è il coordinatore provinciale del Movimento per le Autonomie di Siracusa, il deputato, Giuseppe Gennuso, dopo quella che definisce “la boutade di inizio 2012” che vorrebbe lo smantellamento dell’ospedale Trigona di Noto.
“Non c’è nessun ridimensionamento, ne soppressione di reparti – afferma il deputato – né per il Trigona di Noto, né per il Di Maria di Avola. Certe notizie false vengono propalate per creare allarmismi nella popolazione. Siamo davvero stanchi di sopportare ed ho già chiesto all’assessorato regionale alla Salute di prendere provvedimenti contro chi istiga gli operatori del settore, fornendo notizie che non stanno né il cielo, né in terra. Non si possono fare battaglie politiche scherzando sul diritto alla salute dei cittadini. Proprio questa mattina sono stato in assessorato e mi è stato ribadito che nulla è cambiato del Piano regionale sanitario adottato dal governo siciliano. Tutto questo lo ribadiremo in una conferenza stampa che terrò a Noto insieme al sindaco Corrado Bonfanti. Purtroppo da un equivoco, non provocato né dal sottoscritto, né dal sindaco di Noto, si è innescata la malafede di qualcuno. Mi riferisco – aggiunge Gennuso – al cartello con la dicitura Pta, piazzato al Trigona. Vorrei chiarire una volta per tutte che Noto, così come Avola, hanno due ospedali nella loro autonomia. Nella città barocca c’è pure il Pta, che è il presidio territoriale di assistenza. Quindi non c’è e non ci sarà alcun declassamento. Chi lo vuol far credere, lo fa per un proprio tornaconto politico e questo non è corretto perché si cerca di carpire la buonafede dei cittadini”. “Chi ha rovinato la Sanità a Noto – conclude Gennuso – sono stati i professionisti del passato. Oggi i reparti funzionano a pieno regime, segno che la musica è cambiata”.
Palermo, 11 gennaio 2012