SIRACUSA– “Il Rigassificatore di Melilli una telenovela? No, oserei dire una farsa. Non è comprensibile allo stato attuale, il gioco delle tre carte, quando la Conferenza dei servizi si era già pronunciata per il sì, dettando anche le prescrizioni”. Alla vigilia dell’ennesima riunione del tavolo tecnico che si terrà venerdì a Palermo, va giù duro il presidente del consiglio comunale di Melilli, Sebastiano Sbona, già deputato all’Ars ed esponente di primo piano del Movimento per le autonomie, favorevole alla realizzazione dell’impianto della Ionio Gas. Sbona ha avuto un ulteriore confronto con il presidente della Regione e leader dell’Mpa sul “caso Rigassificatore” e lo ha rassicurato sugli aspetti legati alla sicurezza dell’impianto, dopo essersi accuratamente documentato con esperti in materia. L’ex parlamentare ha riferito che i posti di sottogoverno non gli interessano, che crede nel progetto autonomistico, ma non è più disposto a tollerare che la provincia di Siracusa resti la Cenerentola della Sicilia. “ E’ stato accertato – dice Sbona – che il progetto della Ionio Gas non mette a rischio le popolazioni del circondario ed allora cosa si aspetta a concedere l’autorizzazione unica? L’Mpa non può permettersi il lusso di fare fuggire un investitore privato che allarga i cordoni della borsa investendo oltre 800 milioni di euro, che, in termini di ricaduta occupazionale, potrebbero rilanciare la già asfittica economia che oggi vive il Polo petrolchimico siracusano. E c’è anche un rischio politico per lo stesso partito – aggiunge Sbona – Gli elettori siracusani non capirebbero mai il perché del diniego all’impianto di Rigassificazione e potrebbero punire l’Mpa nelle future consultazioni elettorali. Il Movimento per le autonomie siracusano si è già espresso in più circostanze favorevolmente alla realizzazione dell’impianto e questa melina del governo regionale non ci piace, perché colpisce l’intero sistema economico del Siracusano. A questo punto – aggiunge Sbona – ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.
Sul fronte politico, l’ex parlamentare non risparmia critiche alle alte sfere del Movimento per le Autonomie. “La provincia di Siracusa – afferma – è stata abbandonata, diventando merce di scambio. Vorrei consigliare al nostro deputato di riferimento, l’on. Giuseppe Gennuso, di cambiare rotta, di non percorrere, così come è stato prima della sua nomina a coordinatore, la gestione paternalistica, centralistica, egoistica e monocratica del partito. Gennuso ha il compito di iniziare un percorso nuovo, aprendo l’Mpa a coloro che vogliono esprimere una nuova politica autonomista in Sicilia in controtendenza con la vecchia. Per far questo e per essere sempre più vicini alla Sicilia ed ai siciliani occorre aprire a tutti, senza veti o preconcetti di sorta, ed è fondamentale il coinvolgimento collegiale. Che è poi il sale della democrazia”.
Siracusa, 25 gennaio 2011