PALERMO – “E’ davvero sconvolgente il menefreghismo dei deputati e senatori siciliani nei confronti della Sicilia davanti all’ emergenza immigrati, che non ha precedenti nella storia della Repubblica italiana”. Ad affermarlo è il parlamentare all’Ars del Movimento per le Autonomie, Giuseppe Gennuso. “Resto sbalordito e credo anche la maggior parte dei nostri conterranei, alla mancanza di interventi risolutori ad un problema che ha investito due volte l’ Isola: la guerra in Libia ed i continui sbarchi dei tunisini a Lampedusa. E pure la Sicilia è rappresentata a Roma da Ministri, sottosegretari, componenti di Commissioni importanti, dal presidente del Senato. Ma della loro azione sul governo per affrontare questa duplice emergenza, non c’è traccia. Così Lampedusa, e non solo, rischia di perdere la stagione estiva e gli effetti dell’operazione “No fly Zone” sulla Libia, impoveriscono sempre di più questo territorio. Poi c’è anche la vicenda legata al presunto villaggio della solidarietà di Mineo. Doveva servire per dare accoglienza ai rifugiati politici, invece è diventato una “prigione” per gli immigrati”. Per Gennuso avere individuato la struttura che ospitava i militari americani di Sigonella è stata una scelta infelice. “Ovviamente chi sta al governo di Roma – aggiunge l’esponente dell’Mpa – ha pensato bene di favorire i privati in questa operazione, non considerando che a Mineo e dintorni la gente è in rivolta per una questione di ordine pubblico. Anche qui le responsabilità di deputati e senatori sono evidenti. Avrebbero dovuto lottare per l’immediata dislocazione degli immigrati su tutto il territorio nazionale, bloccando le carrette del mare, prima di entrare nel porto di Lampedusa. Ma l’idea di dirottarli verso l’opulenta Padania non l’hanno neppure presa in considerazione”.
f.to On. Giuseppe Gennuso
Palermo, 29 marzo 2011