La storia recente del nostro Paese è stata segnata da eventi atroci ed indelebili determinati dalla mafia. Oggi le organizzazioni criminali agiscono in vasti aree della penisola, hanno nomi diversi, ma stessi fini: appropriarsi e avere il potere di ampi territori e gestire le risorse economiche attraverso la violenza. Cosa Nostra, N’drangheta, Camorra e Sacra Corona Unita, alcuni affermano che siano organizzazioni che si muovono per danneggiare lo Stato, altri sostengono che queste e lo Stato sono la stessa cosa. Ci sono stati magistrati, giudici, poliziotti e semplici uomini che hanno creduto che tutto ciò si poteva sconfiggere; non sono stati omertosi, hanno avuto il coraggio di affrontarle, di parlare e di agire, e per questo ne sono stati vittime.
Oggi TUTTI NOI DOBBIAMO prenderne esempio e alzare la voce. Basta violenze! Basta omertà! Basta vittime! BASTA MAFIA!; vogliamo un’Italia in cui la legalità e l’onestà regnano sovrani. Per avere questo dobbiamo lottare uniti perché non si ripetano episodi di violenza e affinché non accadano più stragi. Gli ultimi giorni sono stati contrassegnati da brutali avvenimenti. Uno molto grave quale, l’esplosione di una bomba artigianale davanti a un Istituto Superiore di Brindisi intitolato al giudice Falcone e alla moglie Morvillo, esplosione che ha stroncato la vita di Melissa, giovane studentessa sedicenne, ferendone altre cinque (alla cui cittadinanza e famiglie esprimiamo la nostra totale solidarietà). La paternità dell’attentato è stata da subito oggetto di preoccupanti riflessioni; si è subito temuto che potesse esserci lo zampino della Sacra Corona Unita, organizzazione di stampo mafioso che da più di 30 anni opera nel territorio pugliese; c’è stato anche chi ha prospettato un possibile ritorno al clima di tensione che si viveva negli anni di piombo.
Tuttavia oggi apprendiamo che sia stata opera di un solo individuo, presumibilmente lontano da ambienti sia mafiosi che terroristici, anche se le indagini non si sono ancora concluse e non si può escludere nulla.
Ed uno altrettanto grave proprio a Rosolini dove è stato dato alle fiamme l’ex scuola di c.da Granati Nuovi, oggi tra le altre cose, sede del Parlamento della legalità.
La società di oggi non può permettersi di accettare tali atti e tutti noi, dai più grandi, che devono esser d’esempio per i più piccoli, dobbiamo manifestare la volontà di cambiamento e di legalità, remando verso una società che costruisca valori come la coesione, affinché il bene vinca sul male.
Oggi 23\05\2012 ricordiamo con profondo dolore e tanta rabbia la morte del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, nel ventesimo anniversario del suo assassinio. Vogliamo far riferimento anche a questo triste episodio per ricordare tutte quelle vittime che forse non avranno mai giustizia, vittime di una violenza a cui il nostro popolo ha da anni dichiarato guerra, come dimostrano le varie manifestazioni, sit-in e iniziative che subito dopo l’attentato hanno portato migliaia di persone a scendere in piazza per dire no a qualsiasi forma di violenza. I Giovani democratici del circolo di Rosolini, Ass. Cult. Eskimo, A.R.C.I. “La Locomotiva” e Rete degli Studenti esporranno degli striscioni con frasi e citazioni che condannano la mafia e la violenza in generale e invitano tutti i cittadini a fare lo stesso gesto simbolico.