Da una parte una opposizione compatta e determinata e le collaborazioni trasversali, dall’altra una maggioranza decimata che in una prima fase annaspa nel sostenere la tesi dell’opportunità per la città di dotarsi del PUC e di adottare la variante che avrebbe favorito l’insediamento di un grosso centro commerciale e poi, quando si avvede di non avere i numeri, suona la ritirata ed a firma degli allora otto proponenti, revoca la richiesta di convocazione dell’odierno consiglio comunale e ne favorisce lo scioglimento.
Questo l’epilogo di una battaglia politica che mostra la debolezza di una maggioranza che, non avendo chiara la vocazione del proprio territorio si affida a progetti alieni, certamente non concepiti nell’interesse della città.
Abbiamo assistito allo sgretolarsi della maggioranza che, intrisa di contraddizioni e conflitti interni, strada facendo ha perso le tanto proclamate certezze. La realtà? Si ritira per evitare di perdere sul campo. Una resa incondizionata e senza l’onore delle armi!
Ma l’indomani quel che conta non è certamente la contrapposizione tra un’ormai presunta maggioranza e gli oppositori la cui linea politica è comunque prevalsa, ciò che conta è la vittoria della nostra città tutta con in testa il comitato dei commercianti. Una città che, fugato lo spettro di un’iniziativa certamente economicamente nociva, oggi dovrebbe vedersi unita nella seconda fase, quella propositiva ove l’opposizione ha già detto e ribadisce il suo orientamento. Bisogna puntare sulla rivitalizzazione del centro storico con ogni tipo di iniziativa ove l’amministrazione ha il compito di incentivare, se ne è capace, con gli strumenti a propria disposizione, l’insediamento delle imprese commerciali che operano in città conducendole ad investire le proprie risorse nel senso della ristrutturazione anche edilizia del centro storico, ciò significherebbe creare reddito e circolazione di denaro che darebbe ossigeno, ovviamente, anche al commercio. Una tale iniziativa sinergica tra politica e commercianti metterebbe in moto un meccanismo virtuoso che consentirebbe anche di operare nel senso del miglioramento dell’offerta turistica, facendo trovare ai turisti centri storici ristrutturati e dunque accoglienti, riportati agli antichi splendori.
La nostra formula? Ripopolare la città incentivando il commercio di prodotti nostrani e creare turismo di qualità.