PALERMO – “Il dott. Maniscalco dovrebbe avere il buonsenso di tacere, anziché farneticare per le cose che non ha fatto e ridotto la Sanità in provincia di Siracusa ad orticello per il proprio tornaconto”.
E’ la risposta del deputato segretario all’Ars del Movimento per le Autonomie, on. Giuseppe Gennuso alla replica “irriguardosa nei confronti delle istituzioni” del direttore generale dell’Asp di Siracusa.
“ A differenza degli altri direttori generali che amministrano le Asp siciliane –afferma il deputato – la gestione del dott. Maniscalco è fallimentare su tutti i punti di visti. Lui così come il direttore sanitario ed i responsabili dei presidi, mentono sapendo di mentire. In primo luogo l’Asp di Siracusa ha fallito sulla spesa, non riuscendo a rientrare nel budget assegnato dall’assessorato regionale alla Sanità e la norma vuole che di fronte al disavanzo, il manager decade. Poi i reparti degli ospedali della provincia di Siracusa sono a corto di personale infermieristico ed anche di medicine e materiali che servono per garantire un’assistenza adeguata ai pazienti. Fatto ancor più grave – prosegue Gennuso – è che il dott. Maniscalco si vanta di essere stato il fautore dell’apertura dell’ospedale di Lentini. Ed in questo caso ha decisamente memoria corta. Sono stato io a chiedere all’assessorato regionale alla Sanità ed al presidente della Regione, Raffaele Lombardo di inviare un commissario straordinario, poi nominato nella persona del dr. Poli, per avviare l’apertura del nosocomio. Sul caso Lentini – prosegue il deputato dell’Mpa – avevo minacciato di incatenarmi, qualora l’ospedale non fosse stato aperto prima dell’estate del 2011”. L’on. Gennuso attacca sulle spese inutili fatte dal manager. “In locali che non sono di proprietà della Regione – aggiunge – mi riferisco alla direzione generale di corso Gelone, il manager si è fatto realizzare per le sue esigenze, una suite. Davvero incomprensibile in periodi di crisi, dove la gente non riesce neppure a sbarcare il lunario. Il direttore generale vada in giro per i reparti a parlare con il personale e con i pazienti e non ascoltare le sirene dei i suoi fedain che pur di mantenere i loro privilegi, preferiscono essere degli yesman. A cominciare dal direttore del presidio ospedaliero di Avola, dove il condottiero, se così si può definire Rosario Di Lorenzo, ha depotenziato per la sua incapacità gestionale i nosocomi di Avola e Noto”. Gennuso parla anche di soprusi nei confronti di medici di provata esperienza. “Maniscalco, insieme ai direttori, ha coperto le angherie subite e che ancora subiscono, professionisti di provata esperienza, in alcuni casi violando tra l’altro le più elementari regole sindacali. Ci sono state anche epurazioni, così come avvenuto ad Ostetricia e ginecologia, dove la dr.ssa Pullara è stata destinata ad altro incarico. E non c’è nessuna spiegazione plausibile della mancata nomina del dr. Paolo Caruso a direttore del reparto di Oculistica. Poi si sono verificati trasferimenti di medici da altre regioni a Siracusa, poco comprensibili”. L’on. Gennuso sulla vicenda delle attrezzature sostiene che se oggi sono in dotazione agli ospedali siracusani “ è soltanto grazie al mio interessamento e sono stati acquistati fuori dal badget assegnato all’Asp”. “Vorrei infine ricordare a Maniscalco che io faccio politica e non clientela, le operazioni clientelari sono artifici che usa lui ed i suoi amici per favorire soggetti da portare avanti per interessi e non per meritocrazia. Umanamente – conclude Gennuso – capisco il livore del direttore generale e dei dirigenti che compongono la sua squadra, Vaccarisi, D’Aquila, Spina, Di Lorenzo e Bordonaro, perchè hanno capito di essere oramai arrivati al capolinea. Del loro operato e sulla gestione della Sanità in provincia di Siracusa, dovranno rendere conto al governo della Regione. Purtroppo l’ eredità che lasciano sarà quella di ricostruire sul territorio una sanità efficiente e soprattutto al servizio delle popolazioni”.
Palermo, 16 aprile 2012-
f.to. On. Giuseppe Gennuso