PALERMO – “Salvo Cosentino del Comitato promotore per la difesa dell’ospedale Trigona di Noto, può contarci sul mio impegno per la costruzione di un nuovo ospedale di area Avola – Noto”. A compiacersi per la proposta lanciata e subito raccolta dalla popolazione netina, è il parlamentare all’Ars del Movimento per le Autonomie, Giuseppe Gennuso. “ Voglio rassicurare il Comitato che la mia idea non è stata lanciata per fare propaganda elettorale. Ribadisco con forza – afferma il deputato – che occorre che l’Asp metta in vendita le attuali strutture del “Di Maria” di Avola e del “Trigona” di Noto, per realizzare un nuovo nosocomio nelle vicinanze dello svincolo autostradale della capitale del barocco. Per la nuova struttura ospedaliera che razionalizzerebbe i costi della Sanità nella zona sud della provincia di Siracusa, migliorando conseguentemente l’offerta dei servizi, ho già detto al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di condividere questo progetto”. Gennuso, così come affermato alla stampa da Cosentino, parla di un’opera “irrinunciabile”. “ Porterò questa battaglia fino in fondo e pur di ottenere il via libera per la costruzione del nuovo ospedale Avola – Noto – aggiunge Gennuso – sono pronto ad incatenarmi nella maniglia della porta d’ingresso dell’assessore alla Salute, Massimo Russo. Sono questi i progetti che servono per i tagli alle spese della Sanità, senza dovere risparmiare sull’assistenza dei cittadini. Tra l’altro un’opera del genere oltre a mettere d’accordo i cittadini di Avola e di Noto, troverebbe pure il sostegno dell’intera zona sud. Mi riferisco a città come Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero. Vendere gli immobili del Trigona e del Di Maria non sarà difficile. Con il ricavato si potrebbe costruire una struttura modello, concentrando tutti i reparti in un unico edificio. Probabilmente in passato, in tempi di vacche grasse, si pensava più al campanilismo, che alla sostanza. Prova ne è la realizzazione dell’ospedale di Pachino, mai entrato in funzione. Oggi i tempi sono cambiati ed i costi della Sanità vanno contenuti nel rispetto del diritto alla salute delle popolazioni. Ma il progetto di un unico ospedale Avola – Noto, logisticamente in un’area favorevole, è la soluzione che piace e mette d’accordo tutti quanti”.
Palermo, 18 maggio 2011