“Credo di trovarmi di fronte ad una Giustizia a doppia velocità. E’ davvero scandaloso che in un Paese che si dice democratico, dove le sentenze vanno rispettate ed eseguite, non c’è la volontà delle istituzioni preposte a far luce sui brogli elettorali che si sono verificati nelle elezioni Regionali dell’ottobre 2012 in provincia di Siracusa”.
E’ amareggiato, ma per nulla rassegnato e deciso a continuare la sua battaglia per la legalità, l’ex deputato all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Gennuso. A mandarlo su tutte le furie è stato l’ennesimo rinvio sulla verifica delle schede elettorali in sedici seggi della provincia di Siracusa, così come ordinato dal Consiglio di Giustizia Amministrativa. “Tre giorni fa era stata fissata dalla Prefettura di Siracusa la data per cominciare la verificazione delle schede e dei verbali. Invece il funzionario delegato, il dottor Salvatore Fortuna, ha comunicato agli avvocati, che hanno seguito con successo il ricorso, che la seduta è stata annullata. A questo punto non voglio pensar male, ma qualcosa di anomalo su questa vicenda sta accadendo. Io voglio far sapere all’opinione pubblica che fino a questo momento è stata disattesa un’ordinanza dei giudici amministrativi di Palermo e qualcuno dovrà pagare le conseguenze per ciò che ritengo sia un atto omissivo. Lunedì mattina comincerò il mio sciopero, incatenandomi davanti la prefettura di Siracusa, in piazza Archimede. Sono deciso a passare il Natale in quel posto che rappresenta lo Stato”.
Nella lettera recapitata ai sei avvocati che hanno sostenuto il ricorso, è stato scritto testualmente “ poiché il presidente del Tribunale di Siracusa ha rappresentato con nota del 18 dicembre 2013 di non essere in condizione di consegnare alcune delle buste per tutte le sezioni richieste, non è possibile effettuare la programmata attività di verificazione”. Questo è quanto ha scritto il delegato del prefetto Armando Gradone.
“Se non mi sono incatenato fino ad oggi in segno di protesta davanti la prefettura di Siracusa, è perché pensavo che di fronte ad un’ordinanza del Cga, sarebbe prevalso il rispetto della legge. Invece continuo ad essere danneggiato a quasi quattordici mesi dall’esito del voto, che, ritengo sia stato “manipolato”. Occorre che in questa vicenda venga rispettata la volontà popolare e non è più tollerabile che qualcuno possa continuare a sedersi “abusivamente” all’Assemblea regionale siciliana”.
Giuseppe Gennuso, dapprima proclamata eletto all’Ars nella lista Mpa-Pds, si ritrovò fuori dall’Assemblea ventiquattr’ore dopo lo scrutinio per uno scarto di 93 preferenze. Nello scorso mese di ottobre il Cga ha riaperto la contesa elettorale ordinando la verifica di verbali e schede in 5 seggi di Rosolini, 8 di Pachino, due di Avola e di una sezione di Floridia. In termini numerici significa migliaia di voti in palio che potrebbero sovvertire l’esito finale delle Regionali nel Siracusano. “Ho la certezza che sono state commesse delle irregolarità e ritengo che per un fatto di giustizia e trasparenza si debba tornare alle urne nelle sezioni già individuate dal Cga”.
Siracusa, 20 dicembre 2013
f.to
Giuseppe Gennuso
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