SIRACUSA- “In politica tutti gli accordi sono possibili, ma quando il Pdl chiede il nostro sostegno per il loro candidato a sindaco di Noto, c’è una certa contraddizione su quanto avvenuto nei mesi scorsi”. Il parlamentare all’Ars del Movimento per le Autonomie, nonché coordinatore provinciale di Siracusa, on. Giuseppe Gennuso, si dice perplesso sulle notizie pubblicate questa mattina dai giornali. “Se Pdl e Forza del Sud sono ai ferri corti – dice il deputato – sono questioni che non ci riguardano, né voglimo mettere il naso in casa altrui. Al momento dico che il sostegno dell’Mpa al candidato scelto dal Pdl non sta né in cielo, né in terra. Non si possono adottare due pesi e due misure. Noi nello scorso mese di dicembre siamo stati cacciati dal Pdl e dai suoi alleati dalla giunta provinciale per una ritorsione politica, quindi oggi non ci possono chiedere di schierarci con loro per far vincere il candidato a sindaco. Pure noi abbiamo chiesto e continuiamo ad invocare le dimissioni del presidente della Provincia Nicola Bono, per il malgoverno e la paralisi dell’Ente. Ma tutto questo non è avvenuto”.
L’on. Gennuso sulle alleanze in vista delle amministrative del 29 e 30 maggio non ha alcun dubbio.
“ A Noto, così come a Lentini, Sortino e Ferla, il Movimento per le Autonomie ha stretto un’ alleanza con Udc e Api. I nostri avversari, sia di Destra che di Sinistra, sanno che senza il nostro apporto non vinceranno mai le elezioni. Questo – ha aggiunto Giuseppe Gennuso – non significa che siamo arroccati sulle nostre posizioni, ma siamo pronti al dialogo libero e democratico. Lo ha detto anche il nostro leader, Raffaele Lombardo all’assemblea della costituente che traghetterà l’Mpa verso il nuovo partito. Cosa significa? Che sulla nostra barca potranno salire tutti quanti hanno a cuore le sorti del territorio. Ed il Pdl ed il suo governo nazionale, finora hanno tradito le aspettative del Mezzogiorno con il rischio che si crei un divario sempre più incolmabile tra Nord e Sud. Poi su temi importanti siamo su fronti diametralmente opposti. Loro assieme ai loro alleati della Lega, quelli che detestano il tricolore e non cantano l’inno di Mameli, spingono per il nucleare, noi sul campo energetico siamo per le fonti rinnovabili. E su questo argomento il presidente della Regione è stato categorico: in Sicilia non ci saranno mai centrali nucleari”.
Siracusa, 19 marzo 2011