Il presente comunicato nasce dalla necessità di evidenziare, per amore di verità, l’effettivo susseguirsi degli eventi che ci hanno determinato a rinviare la manifestazione “Insieme… Legalmente”, che era stata organizzata dalla nostra Associazione per il giorno 10/02/2017, alle ore 9,00, presso l’Auditorium Comunale “Attilio Del Buono” di Rosolini.
Inoltre, vogliamo anche informare e ringraziare quanti si erano dichiarati sin da subito disponibili a partecipare per il buon esito dell’evento: i magistrati, le forze dell’ordine, i dirigenti scolastici, le varie associazioni e le cariche istituzionali.
L’Associazione Antiracket “Saro Adamo” è associazione apartitica e apolitica e da sempre ogni sua iniziativa è improntata al massimo rispetto di questa sua peculiarità. Nell’organizzare qualsiasi manifestazione non abbiamo mai guardato al colore politico degli invitati, né abbiamo mai misurato la loro presenza in base a calcoli politichesi, totalmente estranei al nostro modo di essere e di pensare.
Quello che a noi ha sempre interessato è parlare di legalità e di sicurezza dei cittadini e della città, parlare dei nostri problemi e farlo con coloro che, indipendentemente dal colore politico di appartenenza, da un lato possono utilmente ascoltare le nostre esigenze e le nostre preoccupazioni e dall’altro lato, per il ruolo che ricoprono, possono riportarle nelle giuste sedi istituzionali e impegnarsi per dare risposte concrete.
Mai abbiamo inteso le nostre manifestazioni come luogo per passerelle politiche, lontane anni luce dal nostro modo di pensare e di essere e dai problemi reali della nostra comunità.
Guidati da questi principi, nell’organizzare il convegno “Insieme… Legalmente” abbiamo voluto invitare le istituzioni dello Stato a più diretto contatto con il tema della legalità, al fine di contrastare la criminalità dilagante negli ultimi tempi in città. In questa ottica abbiamo voluto altresì approfittare della presenza a Rosolini, proprio nel giorno in cui si sarebbe tenuto il convegno, di alcuni deputati che, per il ruolo ricoperto nel Parlamento Italiano, sono a più diretto contatto con la problematica che intendevamo affrontare.
In particolare, come risulta dai manifesti affissi sui muri della città, erano stati invitati:
- E. Armando Gradone, Prefetto di Siracusa;
- Antonio Nicastro, Sostituto Procuratore della Repubblica di Siracusa e Presidente della Giunta Distrettuale A.N.M. di Siracusa;
- Andrea Palmeri, Sostituto Procuratore della Repubblica di Siracusa e Delegato Giunta Distrettuale A.N.M. di Siracusa;
- le Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei Deputati;
- le Maria Marzana, componente della VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati;
- le Giulia Sarti, componente Commissione permanente II Giustizia e componente Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere della Camera dei Deputati;
- le Francesco D’Uva, componente Commissione permanente VII Cultura e componente Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere;
- Corrado Calvo, Sindaco di Rosolini;
- Giuseppe Martino, Dirigente Scolastico dell’Istituto “Archimede” di Rosolini;
- Antonio Ferrarini, Dirigente Scolastico dell’Istituto “Paolo Calleri” di Rosolini.
Come è evidente, ciascuno dei relatori e degli ospiti rappresentano le nostre Istituzioni e ricoprono ruoli importanti nel settore della giustizia e della pubblica istruzione, consapevoli come siamo che la lotta alla criminalità non appartiene solamente al comparto giustizia, ma coinvolge in modo pregnante anche l’aspetto educativo, scolastico e culturale.
Purtroppo, però, qualcuno ha visto in tutto ciò inesistenti alchimie politiche volte a preferire un determinato movimento politico (nello specifico il Movimento 5 Stelle) a scapito di altri partiti e formazioni e, in tale ottica, ha manifestato disagio e finanche avversione rispetto allo svolgimento della manifestazione, ritenendola schierata politicamente.
Mai giudizio fu più sbagliato e lontano dalla realtà!
L’invito ai deputati pentastellati è stato dovuto esclusivamente alla loro contemporanea presenza in città e al ruolo specifico ricoperto in Parlamento. Non c’è nessun altro motivo, nessun altro recondito scopo, nessuna nostra volontà di preferire l’una all’altra formazione politica.
Questo noi abbiamo spiegato a quanti ci hanno chiesto chiarimenti in proposito, riscontrando molti consensi e qualche dissenso. In particolare, il rimprovero che ci è stato mosso è quello di non aver adeguatamente valutato le conseguenze politiche nascenti dal mancato invito di altre formazioni politiche secondo il principio “o tutti o nessuno”.
Può darsi che questo sia il metodo giusto da applicare in politica, ma esso non appartiene al nostro modo di pensare. Noi guardiamo al merito delle questioni, senza preoccuparci di equilibri politici.
Allo stesso modo siamo pronti a scusarci con quanti si siano sentiti offesi da queste nostre decisioni. Siamo però sicuri che costoro, leggendo il presente comunicato, comprenderanno la nostra assoluta buona fede.
Per amore di verità, infine, non possiamo tuttavia non stigmatizzare il comportamento del nostro Sindaco, ing. Corrado Calvo, che purtroppo non ha inteso accettare le motivazioni delle nostre scelte, il quale, dopo avere regolarmente e doverosamente autorizzato l’utilizzo dell’Auditorium Comunale, ci ha intimato, nella telefonata intercorsa lo scorso 9 febbraio, alle ore 12:07, di annullare la manifestazione, pena la revoca dell’autorizzazione già concessa il 7 febbraio 2017.
La cosa ci è sembrata non solo strana, ma anche fuori luogo anche perché la locandina del convegno, con l’indicazione di tutti i relatori e degli ospiti presenti, era stata inviata tramite whatsapp al cellulare del signor Sindaco già il 30/01/2017 alle ore 20,34 ed è stata letta il successivo 31 gennaio alle ore 14:38.
Si comprenderà bene come, l’intimazione di annullare il convegno (dimostrabile in qualsiasi momento), per giunta fatta il giorno prima, sia stata per noi un fulmine a ciel sereno e allo stesso tempo un fatto di una gravità estrema.
Un sindaco non può fare questo. Egli ha il dovere di consentire ai cittadini e alle loro aggregazioni di esercitare il loro diritto di manifestare liberalmente il loro pensiero, anche se difforme dal suo modo di pensare.
In un simile contesto abbiamo deciso di rinviare la manifestazione ad altra data, sia perché non è nostro costume alimentare i contrasti, sia perché riteniamo che il tema della legalità meriti ben altro clima sociale.
Ci dispiace per la nostra città e per i nostri concittadini che sono stati i veri danneggiati da tutta questa vicenda.
Il momento che stiamo vivendo, che vede il susseguirsi di episodi criminali che creano molto allarme sociale, necessita del comune impegno nel contrasto culturale, sociale e giudiziario del fenomeno criminale e non possiamo permetterci divisione alcuna.
Vogliamo, infine, precisare che il presente comunicato vuole essere risolutorio dell’intera vicenda e con l’occasione ringraziamo i cittadini, i titolari d’impresa e i tantissimi che ci hanno manifestato vicinanza e solidarietà.
IL DIRETTIVO A.A.S.A.
Associazione Antiracket & Antiusura
“Saro Adamo”
ROSOLINI (Sr)