“È del tutto inopportuno collocare una discarica in un’area di elevato pregio ambientale e paesaggistico, ancor più in un contesto complessivo di ricorsi e revoche” dichiara la deputata Maria Marzana a proposito della comunicazione della ditta Soambiente dell’inizio dei lavori, che riapre il pericolo della realizzazione di una discarica in Contrada Stallaini, nei pressi della Riserva di Cava Grande del Cassibile.
“Fortunatamente questa volta si registra l’azione di contrasto svolta dal Comune di Noto che con la recente diffida di inizio lavori alla ditta, è intervenuto per impedire i gravi pericoli che deriverebbero dall’opera” afferma la deputata e aggiunge “Il M5S si è opposto sin dal 2013 al progetto della discarica in c.da Stallaini, coinvolgendo in attività di sensibilizzazione cittadini, associazioni ed amministrazioni locali che al tempo non mostravano determinazione sulla necessità di tutelare una delle aree naturali più suggestive della Sicilia.”
“Con le sentenze 348/2015 del TAR Sicilia e n. 44/2016 del CGA, che hanno respinto il ricorso e l’appello avverso l’interdittiva antimafia del 18.03.2013 del prefetto di Agrigento riguardante Soambiente srl, con la conseguente revoca di tutte le autorizzazioni già concesse, sembrava che si fosse messa la parola fine all’intera vicenda. Invece in virtù del provvedimento della Prefettura di Agrigento dello scorso marzo ove si rileva l’insussistenza del pericolo di infiltrazione mafiosa la Soambiente ha richiesta l’autorizzazione per i lavori.
Così con D.D.G 454/2017 sono state ripristinate le autorizzazioni rilasciate in precedenza, compresa quella di cui al D.D.G. 765/2012, con la quale si rilasciava l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla società Soambiente Srl per la realizzazione di un impianto di smaltimento e di recupero di rifiuti non pericolosi in contrada Stallaini.”
“Voglio precisare, continua Marzana, che il DDG 765/2012 riguarda solamente l’autorizzazione ambientale mentre manca quella della Soprintendenza. Chiederò di conseguenza alla Soprintendente di esprimersi e intervenire con urgenza sulla questione, ancor più che nel frattempo è intervenuta l’adozione del Piano Paesistico e che l’area interessata, essendo soggetta a livello di tutela 2, esclude la realizzazione di discariche.”
“Continua dunque la battaglia a difesa dei cittadini e del territorio – conclude Marzana – finché le mire della Soambiente non saranno definitivamente stroncate.”