Il 15 maggio scorso si è svolta a Comiso una seduta della Terza commissione consiliare. La seduta, convocata dal presidente Roberto Cassibba, non ha fatto registrare il numero legale, ma ha comunque ha permesso di fare chiarezza sulla situazione attuale del cimitero. «Abbiamo fatto finalmente chiarezza sulla situazione reale del cimitero di Comiso – ha spiegato il presidente Roberto Cassibba – da troppo tempo non ci veniva detto nulla e non sapevamo a che punto fosse l’iter avviato per il project financing del cimitero. Abbiamo appreso che l’Urega ha concluso la gara il 28 luglio scorso, invidiando nel CAEC, un’azienda comisana, il vincitore del bando. Di recente, il Caec ha prodotto tutta la documentazione necessaria, con la consegna del VAS. Da questo momento tutto è pronto per l’assegnazione. Il RUP Nunzio Micieli trasmetterà una relazione al dirigente del Genio Civile e questi convocherà una conferenza di servizio che, nel termine massimo di 60 giorni, dovrà procedere all’assegnazione. In questa fase, si potrebbe apportare qualche piccola modifica ma senza variare il piano finanziario». Cassibba, che è anche assessore designato nella squadra di Maria Rita Schembari, aggiunge: «Gli ipotetici risparmi di cui gli amministratori ci hanno parlato non si potranno verificare. Se si vorrà abbassare una tariffa, lo si potrà fare solo innalzandone un’altra, in modo che i ricavi dell’azienda che si è aggiudicata la gestione rimangano inalterati. Il danno economico per i cittadini comisani è assicurato: per il cimitero i costi si alzeranno a dismisura».
«E’ terribile quanto sta accadendo – ha aggiunto il candidato sindaco Maria Rita Schembari – La ditta si è aggiudicata la gara e, in caso di recesso, il comune potrebbe essere costretto a pagare una penale pesante. La giunta ha voluto agire in dispregio della volontà dei cittadini, di coloro che hanno promosso una raccolta di firme chiedendo che il cimitero rimasse a gestione pubblica. Hanno voluto impedire che gli stessi cittadini potessero dire la propria attraverso un referendum. Io ho presieduto una commissione speciale che, in dieci sedute, ha predisposto il regolamento per permettere l’indizione del referendum. Abbiamo concluso i lavori della commissione il 28 luglio. In quello stesso giorno, si concludeva la gara indetta dall’Urega. In tutti questi mesi hanno agito senza nessuna chiarezza, tenendoci all’oscuro di tutto. Hanno cercato di allungare i tempi per l’approvazione del regolamento del referendum perché hanno voluto impedire che i cittadini si esprimessero. E i cittadini, lo sappiamo, sono quasi tutti contrari alla gestione privata del cimitero. Ma ai cittadini è stato impedito di parlare e di votare democraticamente».
La situazione, dunque, è irrimediabile? «Solo quando l’11 giugno ci insedieremo alla guida della città – ha concluso Maria Rita Schembari – potremo capire come stanno veramente le cose. Ma temiamo fortemente che la situazione sia irrimediabilmente compromessa. Ai miei cittadini, posso però garantire che farò il possibile per cercare di impedire che questo avvenga. Cercheremo ogni spiraglio, ogni possibile soluzione per evitare che si debbano pagare costi esorbitanti per la sepoltura dei propri cari e per i servizi ordinari nel cimitero. I servizi essenziali devono rimanere pubblici e non de»bbono essere affidati alla gestione privata».
Francesca Cabibbo