Automobilisti, attenzione: nei prossimi mesi, il Codice della strada verrà modificato in modo consistente.
Una volta che la legge delega abbia ottenuto l’ok delle due Camere, il governo avrà dodici mesi per stendere il nuovo codice. In attesa della legge che modifichi norme e sanzioni che regolano la circolazione sulle nostre strade, vediamo quali sono le novità più rilevanti:
L’obbligo in indicare il nome del conducente sul libretto
Dal 3 novembre scatterà l’obbligo di comunicare alla Motorizzazione il nome di chi utilizzerà per più di 30 giorni un’auto di cui non è proprietario. Da questa misura sono esentanti i familiari conviventi, cioè quelli che hanno la residenza al medesimo indirizzo del proprietario della vettura.
Una volta comunicato il nominativo dell’utilizzatore della macchina, in alcuni casi sarà necessario applicare sul libretto un adesivo rilasciato dalla Motorizzazione, mentre in altri sarà sufficiente conservare a casa la ricevuta rilasciata al momento dell’avvenuta comunicazione. Viene sollevato dall’obbligo di esporre l’adesivo sul libretto chi guida un’auto aziendale o una vettura delle case costruttrici.
Per chi trasgredisce sono in arrivo multe da 705 euro e il ritiro della carta di circolazione. Ad ogni modo le nuove misure saranno relative “solo alle situazioni createsi dopo il 3 novembre”, escludendo quindi il pregresso. Sarà possibile, ad esempio, registrare i comodati già in essere, ma non vi sarà alcun obbligo in tal senso.
Revoca a vita della patente
Le nuove norme introdurranno la revoca a vita della patente per gli omicidi colposi provocati da violazioni del conducente e la revoca a vita in ogni caso in presenza di almeno un morto e un ferito grave, come anche nei casi in cui il conducente dovesse avere un tasso alcolemico pari o superiore a 1,5g/l o dovesse guidare sotto l’effetto di droghe.
Reato di omicidio stradale
Un nuovo reato di omicidio stradale potrebbe venire introdotto per i casi di morti provocate da conducenti ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti. Si tratterebbe di omicidio doloso, e non colposo, perché verrebbe contemplata l’accettazione del rischio.
Limite dei 30 km/h nei centri urbani
Allo studio anche la possibilità di introdurre il limite dei 30km/h nelle città, nelle aree vicine a scuole e a ospedali: un progetto che da anni viene già sperimentato in diversi Paesi dell’Unione Europea.
Molte polemiche sono sorte sopratutto in merito all’obbligo di indicare il nome di guidatore sul libretto. Nonostante la regola sia stata introdotta essenzialmente per contenere il numero delle truffe fiscali e facilitare l’identificazione dei responsabili di intestazioni fittizie, da più parti si sono levate proteste contro quella che viene vista come una burocratizzazione evitabile. “Si fa fatica a capire la ragione di un provvedimento del genere – lamenta il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani – Una complicazione che crea diversi disagi proprio quando c’è bisogno di semplificare”
Dal ministero dei Trasporti, però, difendono il provvedimento: “Le intestazioni fittizie erano un fenomeno grave – spiega al Messaggero il viceministro Riccardo Nencini – Ci sono casi di anziani intestatari di decine di veicoli“