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Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri del Comando Stazione di Priolo Gargallo, hanno arrestato FIASCHÈ Fortunata, classe 1966, di Città Giardino e di origini palermitane, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di sorveglianza di Palermo dovendo la stessa espiare la pena di 7 mesi e 13 giorni di reclusione per essersi resa responsabile nel luglio del 2012, a Palermo, di reati riguardanti la sostituzione della persona, violazione di domicilio e tentata truffa.
La FIASCHE’, dopo le incombenze di rito, è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
SIRACUSA: MINACCE DI MORTE E OFFESE SCRITTE SULLE PARETI DEL BAGNO.
SCATTANO LE INDAGINI DEI CARABINIERI.
“Ti ammazzo”, “Ti devi ammazzare” questa e altre frasi sono state scritte sulle pareti del bagno di una scuola di Siracusa contro una giovane alunna colpevole di avere una simpatia per un ragazzo, forse conteso con un’altra coetanea. Nella serata di ieri la ragazza, accompagnata dai genitori, ha denunciato il fatto mostrando ai Carabinieri le minacce di morte e le diverse offese. Sono in corso le indagini per individuare il responsabile del gesto che, ancora una volta, dimostra come per la risoluzione di incomprensioni la strada scelta sia quella della violenza e mai quella del dialogo.
FLORIDIA: CALCI E PUGNI CONTRO UN COETANEO.
DENUNCIATO UN SEDICENNE.
Ha deciso di farsi giustizia da solo il sedicenne che a Floridia ha aggredito un coetaneo colpevole, a suo dire, di avere offeso sul noto social network Facebook la sua fidanzata. L’aggressore dopo aver preso a calci e pugni la vittima, ha tentato di sottrargli il ciclomotore, non riuscendoci. La vittima è stata ricoverata all’ospedale di Siracusa avendo riportato una frattura della mascella e un trauma cranico con una prognosi di 30 giorni, mentre l’aggressore è stato deferito all’A.G. dei Minori di Catania per lesioni e tentato furto aggravato.
Due esempi differenti di violenza, ma che dimostrano come i più giovani spesso preferiscano farsi giustizia da se piuttosto che rivolgersi alle naturali agenzie educative quali la famiglia, la scuola ed anche quest’anno, l’Arma di Siracusa, così come gli anni precedenti, sarà impegnata nelle scuole per parlare e confrontarsi con i più giovani sui temi della legalità