Prima firmataria a Montecitorio la parlamentare ragusana Marialucia Lorefice: “L’esercizio delle funzioni ministeriali è del tutto incompatibile con la sua veste di indagato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale”
Roma 18 Giugno 2015 – “Chiediamo al governo la revoca della nomina a Sottosegretario di Stato dell’onorevole Castiglione. L’esercizio delle funzioni ministeriali è del tutto incompatibile con la sua veste di indagato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale per ‘turbativa d’asta e turbata libertà di scelta del contraente’ nella gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CARA) di Mineo”. A dichiararlo è la parlamentare ragusana del Movimento 5 Stelle Marialucia Lorefice, prima firmataria alla Camera dei Deputati della mozione di revoca dell’incarico al Sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali. Medesima mozione è stata presentata anche al Senato della Repubblica di cui è prima firmataria la senatrice catanese Ornella Bertorotta. La portavoce M5S Marialucia Lorefice, componente della commissione parlamentare di inchiesta sui Cie ed i Cara, insieme ai deputati Giuseppe Brescia e Vega Colonnese è peraltro autrice di diverse interrogazioni sulla gestione del CARA di Mineo già prima della nota inchiesta denominata mafia Capitale.
“Nel Luglio 2011 Giuseppe Castiglione – si legge nell’atto parlamentare – viene nominato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri soggetto attuatore per la gestione del CARA (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo), allestito nel villaggio della solidarietà di Mineo in provincia di Catania. Lo scorso 27 maggio, in una lettera indirizzata al ministro Alfano, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, definiva illegittimo l’appalto del Cara di Mineo vinto nell’aprile 2014 da un raggruppamento di imprese. Lo stesso Cantone informò il ministro di voler sottoporre la questione al giudice contabile per la valutazione di eventuali profili di danno erariale”.
“Il Movimento 5 Stelle – spiega la deputata Marialucia Lorefice – pur avendo presentato più atti parlamentari, non ha ancora avuto risposte dall’Esecutivo. Alla luce dell’inchiesta e al fine di salvaguardare le istituzioni italiane nella loro dignità riteniamo che il governo non possa permettere ad una persona indagata per così gravi reati contro la Pubblica Amministrazione di continuare ad esercitare le proprie funzioni al suo interno. Non possiamo accettare che resti in carica un giorno in più. Chiediamo quindi al Presidente del Consiglio dei Ministri – conclude Lorefice – di avviare subito le procedure di revoca della nomina di Giuseppe Castiglione a Sottosegretario di Stato”.