Palermo 8/03/2016
Il deputato aveva presentato una interrogazione alla Camera per chiedere al ministro dell’Interno se c’erano i presupposti per lo scioglimento. “Alfano poteva intervenire e non lo ha fatto”
“Una scelta inevitabile”. Commenta in questo modo il deputato M5S alla Camera Riccardo Nuti la decisione presa dal Consiglio comunale di Castelvetrano di autosciogliersi in seguito al caso Giambalvo, il consigliere che secondo le intercettazioni rese note dalla stampa sarebbe stato in rapporti con esponenti di spicco della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Nuti e il suo collega a Montecitorio Manlio Di Stefano avevano rivolto un’interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno per chiedere lo scioglimento del consesso civico, ai sensi dell’articolo 143 del testo unico degli Enti locali sulle infiltrazioni mafiose.
“Non c’era altro modo di uscire da questa brutta situazione cercando di salvare l’immagine del Comune”, afferma Nuti.
Da Nuti arriva anche un attacco ad Alfano: “Poteva intervenire ed invece è rimasto a guardare”.