Ancora un episodio delittuoso nel campo della produzione di limoni, una delle colonne portanti dell’economia agricola della provincia. Il furto dei limoni, sebbene possa sembrare sottovalutato dall’opinione pubblica, è un fenomeno in continua crescita che causa ingenti danni agli imprenditori agricoli e favorisce il mercato nero.
Questo discorso ha una valenza ancora maggiore soprattutto nella provincia di Siracusa, dove l’economia agricola è fatta per una grossa fetta del commercio di questi pregiatissimi agrumi.
I Carabinieri da tempo hanno messo in campo strategie atte alla repressione dei furti, che nelle scorse settimane hanno portato a numerosi arresti.
A Cassibile, nella nottata di ieri, è stato colto in flagranza di reato un uomo, Bologna Paolo, classe 1971, siracusano disoccupato e con precedenti di polizia con un bottino di oltre 500 chili di limoni.
Il Bologna, approfittando del buio della notte, si è introdotto all’interno di un terreno iniziando a raccogliere i preziosi agrumi e all’arrivo dei Carabinieri aveva già riempito diversi sacchi con circa 500 chilogrammi di limoni, pronti per essere portati via e successivamente venduti a costo zero.
La refurtiva sequestrata è stata poi restituita al legittimo proprietario mentre l’arrestato è stato condotto nei locali della Stazione di Cassibile per le incombenze di rito e successivamente rimesso in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.
I servizi delle Stazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa continueranno giornalmente per contrastare in modo incisivo il fenomeno.