Ecco il testo della lettera inviata
Al Sig. Provveditore dell’Amministrazione
Penitenziaria della Regione Sicilia
dott. Gianfranco DE GESU
PALERMO
E, per conoscenza
Al Sig. Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali
c/o l’Ufficio del Capo del Dipartimento
ROMA
Al Direttore della CR di Augusta
Dr. A. GELARDI
Alla Segreteria Generale – UGL ROMA
Alla Segreteria Regionale UGL Polizia Penitenziaria
PALERMO
All’Unione Territoriale del Lavoro
Di SIRACUSA
All’Unione Regionale del Lavoro
Di Palermo
OGGETTO:Casa reclusione Augusta : sistema al “ collasso” – malessere del personale.
Egregio Provveditore,
come volevasi dimostrare l’istituto penitenziario di Augusta, soprattutto nelle ultime settimane, è giunto al “COLLASSO” ! Un film già visto: déjà-vu, come avrebbero detto i francesi.
Un effetto scontato che l’UGL P.P. , con qualche altra sigla, aveva già predetto dopo l’ennesimo incredibile accordo sottoscritto dalla Direzione della CR di Augusta ed un cartello sindacale che da sempre ha evidenziato limitazioni sulla reale capacità di apportare fattivi e costruttivi contributi per il benessere del personale , tal volta mostrando anche evidenti segni di contrasto al proprio interno oggi più che mai rilevabili.
Non ci spieghiamo ancora cosa – realmente – abbia spinto la Direzione del predetto istituto a sostenere spesso e anche in modo morboso quel cartello sindacale. Legittimi dubbi sorgono visto il paradosso che rappresenta tale situazione. Infatti, gli accordi sottoscritti di cui si fa accenno sono stati voluti dalle stesse sigle sindacali che fino allo scorso anno avevano costantemente screditato l’operato della succitata Direzione, più volte denunciata anche ai Superiori Uffici dell’Amministrazione e “spiaccicata” nelle prime pagine della stampa anche per svariate problematiche anche di rilevante gravità: ….. cosa veramente ha fatto cambiare idee alla direzione? La validità della progettualità sindacale mostrata dalle sigle in questione oppure c’è dell’altro?
Ill.mo Provveditore, l’evidente indifferenza di detto cartello sindacale e ancor di più della Direzione della CR di Augusta verso le serie problematiche da cui è interessato il poliziotto penitenziario ivi operante, già oggi, a ridosso della fine delle ferie estive, fa emergere il CAOS derivante da certe ingiustificabili prese di posizione che hanno letteralmente pregiudicato la serenità professionale del personale determinando così il “collasso” di tutto l’istituto.
L’irrigidimento del Direttore della CR di Augusta verso una parte delle sigle sindacali che tutelano il personale in netto conflitto con la straordinaria disponibilità che lo stesso ha mostrato verso altre OO.SS hanno fatto si che oggi, in quel di Augusta, la Polizia Penitenziaria svolga la propria attività in costante affanno perché sobbarcato da carichi di lavoro e responsabilità che non gli competono.
Un vero a proprio fallimento quello relativo al progetto ferie estive anno 2018 che il Direttore ha voluto riservare ai propri uomini: da un lato la promessa di 18 giorni (di cui molti non hanno fruito) dall’altra una vera e propria sofferenza per chi si è ritrovato a dover lavorare in turni di servizio letteralmente depauperati di personale.
Come può una Direzione di provata esperienza come quella di Augusta programmare e autorizzare un turno di ferie estive di oltre 50 poliziotti determinando un evidente disagio lavorativo anche nelle più basilari attività di cui l’istituto vive?
Troppe sono state le giornate in cui i turni di servizio sono risultati sotto i minimi livelli di sicurezza e solo grazie alla encomiabile responsabilità e disponibilità degli agenti/assistenti che hanno effettuato doppi turni di lavoro (anche 20 ore consecutive) si è potuto garantire ordine e sicurezza nondimeno attività per l’utenza.
Un FALLIMENTO come quello che – ahinoi – stiamo già vivendo in alcuni settori dell’istituto in cui Lei principalmente, spinto dalla pressione di quelle sigle con cui ha preso accordi, ha deciso di stravolgerne il regolare andamento sia aggravando il peso lavorativo su ogni singolo operatore sia investendo di ulteriori responsabilità il personale di base anziché graduati e/o la stessa Direzione.
Le numerose e attuali assenze giustificate, sono lo specchio del disagio che i poliziotti penitenziari hanno vissuto ad Augusta soprattutto nel periodo estivo per colpa di chi non ha inteso guardare al benessere dei lavoratori piuttosto che ad altro.
Inaccettabile da parte della Direzione insistere nell’impiego ingiustificabile di personale agenti/assistenti assegnando agli stessi funzioni di concetto (es. coordinatore sorveglianza generale) anche in presenza di ispettori e/o comunque quale conseguenza di una mala gestione delle risorse disponibili. Tutto ciò non può e non deve passare inosservato.
E soprattutto Egregio Provveditore BASTA con lo scaricare le responsabilità in base alla posizione occupata nella piramide gerarchica.
BASTA con il demandare le responsabilità al Comandante e/o all’Ufficio servizi: ad Augusta il fallimento sulle modalità di gestione del personale e sul mancato benessere, a partire dalla programmazione delle ferie stive fino alle criticità che vive l’Ufficio matricola e al malessere che ha invaso il settore colloqui , è dovuto, esclusivamente, ad una politica gestionale che il Direttore non ha voluto migliorare nelle parti fondamentali nonostante le significative segnalazioni fatte pervenire al suo ufficio sia da rappresentanti sindacali della scrivente UGL sia da altri ragionevoli sindacalisti.
Sarebbe ora di assumersi ognuno per la propria parte le responsabilità di quanto sta accadendo e fare MEA CULPA .
Molto apprezzato sarebbe da personale se la S.V. potesse rilevare di persona o per tramite di Suoi diretti collaboratori le forti anomalie oggi segnalate da cui, probabilmente, potrebbero esserne rilevate altre.
In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgerLe cordiali saluti.