Thomas, Giuseppe, i due Carmelo, Nikolas, Francesco, Luca, Gabriele e Patrick. Questi i nomi dei protagonisti della storia che stiamo per raccontarvi. Quasi tutti quasi adolescenti, questo gruppo di amici si trovava a passeggiare presso I tornanti della Barrera ad Ispica. Sentono dei guaiti provenire da poco lontano, dal mulino dei Tre Ladri. Avvicinatisi, trovano, dentro un’antica tomba, un cane morente, aggressivo, mezzo ricoperto da fango e rifiuti. Lo spettacolo degno da film horror li ha lasciati basiti per un po’, ma, con determinazione, anche se incerti sul da farsi, chiamano i vigili urbani. Le forze dell’ordine cittadine non possono intervenire in quanto già impegnate in un altro caso riguardante randagi.
I nostri giovani escursionisti non si perdono d’animo e continuano, chiamando anche i carabinieri. C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari, del veterinario convenzionato e dei vigili urbani (che nel frattempo, instancabilmente, si erano liberati) per tirare fuori il povero animale del quel posto.
La storia, malgrado i nostri sforzi, non finisce bene: il cane muore presso lo studio del dott. Di Luca che nulla ha potuto contro i bocconi di pollo avvelenati che ha ingerito.
Il cane, già segnalato da Legambiente e dal Movimento Animalista alle autorità, faceva parte di un branco pacifico che aveva sempre da mangiare e da bere grazie ai volontari.
Oggi, di quei 12 cani, non ne troviamo uno.
“Dico Grazie dal profondo a questi ragazzini, per un gesto cosi’ nobile ed istintivo come salvare una vita. Ispica è una città – Dichiara il presidente di Legambiente Giuseppe Bellisario – divisa culturalmente: cerchiamo di offrire ai turisti servizi all’avanguardia, confort e prodotti gastronomici d’eccellenza, e, contemporaneamente, ospitiamo gente con un’arretratezza mentale degna dei film di Cipri’ e Maresco.
E’ un’impresa scrollarsi di dosso la nomina che ci stiamo cucendo, complici il video dei piccioni uscito su repubblica, complici chi pensa cha nascondere tutto sotto il tappeto