L’On. Nicola Bono, in relazione alle dichiarazioni dell’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso sul tragico incidente del 20.02.2014, che costò la vita al giovane Davide Gennaro, ha querelato l’ex Deputato Regionale per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
In merito a ciò l’On. Bono ha dichiarato: “ In tanti anni di attività istituzionale e politica, non mi era mai capitato di subire un attacco tanto grave, quanto totalmente infondato e gratuito, specie in un momento in cui non rivestivo da oltre otto mesi alcun incarico pubblico.
Una azione di puro sciacallaggio che, senza alcuna precisa cognizione sulle dinamiche dell’incidente e, soprattutto, volutamente ignorando la realtà dei fatti amministrativi, aveva come unica motivazione quella di individuarmi strumentalmente quale responsabile del tragico evento.
Un atto ignobile, che ha fortemente danneggiato la mia onorabilità e correttezza amministrativa, esponendo inoltre me e la mia famiglia, a rischi di possibili rappresaglie fomentate dalle vergognose calunnie.
Per questo ho immediatamente dichiarato che avrei agito in sede giudiziaria e, conseguentemente, il 27 marzo, insieme al mio legale di fiducia l’avv. Aldo Ganci, ho presentato nei confronti dell’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso formale querela per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
In tutta la mia lunga carriera politica è la prima volta che mi vedo costretto a ricorrere alla giustizia per tutelarmi da un attacco, e ciò perché reputo gravissimo che un politico possa cadere così in basso da speculare sulla tragica scomparsa di un giovane, unicamente nella speranza di trarne profitto nella campagna elettorale, peraltro ancora di incerta realizzazione, per la ripetizione del voto delle regionali in alcune sezioni elettorali di Rosolini e Pachino che, nella speranza di Gennuso, dovrebbero restituirgli l’amato e perduto seggio all’ARS.
Un atto di accusa inconcepibile e infondato quello di Gennuso nei miei confronti, atteso che non solo le manutenzioni stradali sono notoriamente atti gestionali, e non certo competenze del Presidente della Provincia, ma anche perché ho onorato il mio mandato avviando a soluzione una miriade di opere pubbliche, tra cui anche la manutenzione straordinaria della s.p. 26 Rosolini-Pachino, il cui progetto è stato approvato e finanziato con delibera di giunta provinciale n. 230 del 15.10.2012 per l’importo di 1.000.000 di euro.
Successivamente in data 2.3.2013 con l’approvazione in giunta del bilancio di previsione, la decisione è stata confermata ponendo le risorse per la Rosolini-Pachino all’interno dei 15.000.000 di Euro previsti per gli investimenti, da mobilitare con i mutui della Cassa depositi e Prestiti. A quel punto mancava solo l’approvazione del Bilancio di previsione da parte del consiglio provinciale e, dal 16.6.2013 in poi, del Commissario Straordinario, per completare una procedura avviata e fortemente voluta da me e dai rappresentanti Rosolinesi e Pachinesi in giunta e consiglio provinciale.
Essendo tutto questo non solo arcinoto, ma anche facilmente verificabile a pagina 111 della relazione di fine mandato, consultabile sul sito dell’Ente Provincia, le farneticazioni di Gennuso appaiono per quello che sono e cioè menzogne diffuse a scopo strumentale ed elettoralistico.
Anche per questo dichiaro che provvederò a devolvere il risarcimento che il magistrato vorrà riconoscermi a ristoro dei danni subiti, alla famiglia del giovane Davide Gennaro”